Napoli
In uno stadio vuoto, il Napoli non va oltre lo 0-0 contro il Lecce. Forti contestazioni a squadra e società

Nell’ultima gara della stagione, il Napoli, al “Maradona” ospita il Lecce, in una gara dalle poche pretese per il campionato
Nell’ultima gara della stagione, il Napoli, al “Maradona” ospita il Lecce, in una gara dalle poche pretese per il campionato.
In una cornice desolante, in uno stadio semideserto, il Napoli ospita il Lecce per l’ultima giornata del campionato di Serie A 2023/2024. Un campionato non onorato nel migliore dei modi, per i campioni in carica, che hanno deluso largamente le aspettative di una piazza che sembrava essersi ben abituata a disputare campionati ad alti livelli. Anche se il campionato, come quello precedente, potrà essere difficilmente ripetibile
Formazioni ufficiali
Calzona conferma le scelte della vigilia, Simeone in attacco sostituisce Osimhen che parte dalla panchina. In difesa spazio dal 1′ ancora ad Ostigard, che gioca al posto di Rrahmani sul centro-destra. A centrocampo confermato il terzetto di Firenze: Lobotka in cabina di regia con Anguissa e Cajuste ai lati. Gli ospiti, invece, si presentano con la formazione tipo alla ricerca di una vittoria che manca da molto tempo: gli azzurri hanno vinto ben 5 delle ultime 7 sfide, tra le mura amiche
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste; Politano, Simeone, Kvaratskhelia. Allenatore: Francesco Calzona
A disposizione: Contini, Gollini, Natan, Traore, Osimhen, Rrhamani, Ngonge, Lindstrom, Mazzocchi, D’avino, Raspadori
LECCE (4-2-3-1): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo; Ramadani, Berisha; Almqvist, Blin, Dorgu; Krstovic. Allenatore: Luca Gotti
A disposizione: Brancolini, Samooja, Borbei, Radia, Oudin, Venuti, Gonzalez, Esposito, Burnete, Pierotti, Touba, Samek, Piccoli
Primo tempo
In uno stadio praticamente deserto, in un clima di desolazione totale, il Napoli saluta il proprio pubblico, dopo un’annata particolarmente deludente. L’amarezza si è intensificata, col passare delle giornate, visto il campionato stratosferico disputato la scorsa stagione. Il Lecce, senza troppe pretese, cerca di invertire un trend negativo che dura da diverse stagioni.
Pronti via. Politano recupera palla in pressione alta, cross morbido per Kvaratskhelia che prova la rovesciata ma non impatta la sfera. Poi è Di Lorenzo ad effettuare un traversone che Olivera impatta male. Nei primi minuti è sempre Napoli che spinge sull’acceleratore: Cajuste si fa trovare in area e scarica per la conclusione di Politano, deviata in corner. Al 5 minuto schema del Napoli da punizione, Kvaratskhelia cerca un compagno sul secondo palo ma libera bene il Lecce. Sulla ripartenza prova ad involarsi Dorgu ma è bravo Olivera a contenerlo in velocità. Subito dopo break di Olivera sulla sinistra, poi l’uruguagio apre per Cajuste ma il suggerimento è troppo corto e riconquista palla il Lecce.
Il Napoli preme e schiaccia il Lecce nella sua metà campo difensiva, ma i pugliesi si fanno vedere dalle parti di Meret al 9 minuto: Kristovic riceve tra le linee e allarga per Dorgu dimenticato in area. Il numero 13 del Lecce incrocia rasoterra col mancino e colpisce il palo. Dopo la paura, la squadra di Calzona prova a costruire azioni offensive per rendersi pericolosa: grandissima combinazione tra Lobotka e Di Lorenzo che apre una prateria. Il capitano poi apparecchia per Kvara che forse fa un tocco di troppo e si fa murare il tiro.
Al 12′ minuto è ancora Napoli: gli azzurri riconquistano palla in avanti con Cajuste e Kvara, il georgiano serve Politano al limite che chiude col mancino ma non trova lo specchio della porta. Al quarto d’ora Lobotka prova una giocata personale e subisce fallo da buona posizione. Due minuti dopo è Kvara che prova ad inventarsi la giocata prima di subire il fallo. Al 20’minuto azione notevole degli azzurri: Lobotka imbuca per Simeone che col controllo orientato si gira e calcia col mancino ma spedisce la palla a lato.
Dopo tanta pressione del Napoli, il Lecce prova a riaffacciarsi dalle parti di Meret: Ramadani va al cross effettuato all’indirizzo di Krstovic. Ma è reattivo Ostigard che va in anticipo. Gli azzurri vogliono chiudere in “bellezza” davanti al proprio pubblico e insistono: al minuto 25 Kvaratskhelia rompe la pressione e innesca il contropiede.
Ancora Napoli: due minuti dopo su un cross Politano fa la sponda per Simeone che a centro area sbaglia lo stop. Il Napoli va in monologo: ottimo cross di Politano che trova Anguissa al centro. Il camerunese da ottima posizione sbaglia completamente il colpo di testa.
Simeone riceve il filtrante in area e fa a sportellate con la difesa giallorossa, poi cerca l’appoggio per Anguissa ma sbaglia la misura. A pochi minuti dalla fine del primo tempo, ancora il Lecce mette paura al Napoli: ripartenza fulminea della squadra giallorossa, con Almqvist che serve un rigore in movimento a Berisha che cestina incredibilmente.
Secondo tempo
Nella ripresa subito girandola di sostituzioni. Entrano Ngonge e Raspadori al posto di Politano e Simeone. Poi ci prova subito Kvara che rientra sul destro e libera un tiro violentissimo, murato col volto da Gendrey. Rimane a terra il terzino del Lecce stordito dal colpo. Si accende subito il belga che dal limite si accentra e col mancino a giro chiama Falcone al grande intervento.
Subito dopo è ancora il georgiano a provarci: palla morbida di Ngonge, una deviazione favorisce Kvaratskhelia che tutto solo chiude troppo il mancino e conclude a lato. Al minuto 53 Cajuste calcia rasoterra col mancino e la palla sbatte in pieno sul palo, con Falcone immobile. Azzurri a un passo dal vantaggio. Pochi minuti dopo Kvara sfila via a tutta la difesa e mette il cross in mezzo, stavolta troppo su Falcone.
Anche il Lecce inizia la girandola di sostituzioni: escono Almqvist e Krstovic, entrano Gonzalez e Pierotti. Intorno al minuto 65 la squadra giallorossa prova ad affacciarsi nella trequarti azzurra: Dorgu apparecchia al limite per Gallo che prova a pescare il jolly da lontano, ma Di Lorenzo fa schermo col corpo.
Il Napoli è anche sfortunato: assolo di Ngonge che con una finta rientra sul destro e trova una traiettoria perfetta a scavalcare Falcone, ma il suo tiro viene respinto dalla traversa.
Calzona ricorre al tutto per tutto, inserendo anche Osimhen per Cajuste per tenere vive le ultime speranze europee: 4-2-3-1 ultra offensivo. Risponde Gotti: dentro Piccoli fuor Gallo.
Kvara prova ad innescare subito Osimhen ma non riesce la giocata nello stretto al georgiano. Sul versante opposto Bersiha serve Piccoli che si gira e incrocia il tiro, palla ampiamente a lato. Al minuto 72 arriva un cross di Di Lorenzo, una deviazione favorisce Olivera che calcia Baschirotto si immola a salvare quasi sulla linea. Gotti ricorre alle ultime sostituzioni: entrano Rafia e Oudin al posto di Berisha e Blin.
Il Lecce prova a fare il colpaccio: Rafia crossa in mezzo e per centimetri Piccoli non trova il pallone a porta sguarnita. Poco dopo sempre Rafia serve Oudin al limite, la conclusione del francese è più potente che precisa e però non inquadra la porta. Tra le due azioni del Lecce, Di Lorenzo prova a mettersi in proprio calciando col mancino da fuori, ma la palla finisce in curva.
Calzona ricorre all’ultimo cambioi: entra Mazzocchi al posto di Di Lorenzo. Il Maradona ricopre di fischi il capitano azzurro.
Al minuto 87 Ngonge trova Raspadori tra le linee, tanto spazio per il numero 81 che però calcia centrale e debolmente. L’arbitro concede 5 minuti di recupero, durante i quali non succede nulla. Al triplice fischio, le curve continuano nella loro contestazione sia nei confronti della società che dei calciatori. Questi ultimi invitati sotto la curva, prendono direttamente il tunnel degli spogliatoi. E vengono sommersi di fischi.
Conclusioni
In uno stadio semideserto e con le forti contestazioni delle due curve all’indirizzo della squadra e della dirigenza, per l’ultima gara del campionato, il Napoli ospita il Lecce.
Nel primo tempo c’è un monologo del Napoli che prova a schiacciare il Lecce nella sua metà campo, ma non riesce mai ad arrivare ad una conclusione che possa impensierire Falcone. Di contro, la squadra salentina, lascia il pallino del gioco al Napoli, provando a colpire in ripartenza e, al nono minuto, sfiora anche la rete, con Dorgu che colpisce il palo, a coronamento di un bellissimo scambio nello stretto e in velocità.
Quasi in chiusura del primo tempo, il Lecce mette ancora paura agli azzurri: dopo una ripartenza fulminea, Almqvist serve, in velocità, un’ottima palla a Berisha, all’altezza del dischetto del rigore. Ma il giocatore giallorosso, sbaglia incredibilmente.
Durante il corso del primo tempo è Kvaratskhelia l’unico ad accendere la luce in questo desolante avvio di gara del Napoli. Il georgiano l’unico a provarci, per il resto regnano errori tecnici e superficialità nelle scelte di gioco.
Nella ripresa la musica non cambia. Il Napoli è sfortunato, colpendo anche una traversa con Ngonge, mentre il Lecce gioca in contropiede, provando a fare male in ripartenza. Ma non succedono particolari sussulti. Nel finale, dopo 5 minuti di recupero, durante i quali non succede praticamente nulla, l’arbitro Dionisi fischia la fine dell’ultima gara della stagione.
Il pubblico subissa di fischi la squadra e partono cori di contestazione nei confronti della squadra. Le due curve invitano i giocatori a raggiungerli, ma i giocatori vanno direttamente negli spogliatoi, e per questo vengono sommersi di fischi, mentre le offese continuano. Sia ad indirizzo della squadra che della società, in particolare del Presidente. Si è messo un punto ad una stagione, iniziata male, continuata peggio e conclusasi praticamente in maniera indegna.