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PAGELLE JUVENTUS: Juventus – Frosinone 3 – 2

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Vlahovic Juventus
Tempo di lettura: 3 minuti

Szczeşny: bucato due volte già nel primo tempo, per colpe non solo sue. Sfodera poi alcuni ottimi interventi e contribuisce a tenere il risultato. Voto: 6,5

Gatti: si deve essere allenato come si deve in settimana. Oltre alla consueta, straripante vigoria fisica sfodera anche una insospettabile sapienza tecnica. Si prende spesso la responsabilità di far ripartire l’azione dalle retrovie con lanci al millimetro. Meno irruento, molto più consapevole. E non fa neanche errori di impostazione. Voto: 6,5 (dal 87’ Milik: entra per dare più sostanza all’attacco e provare a portarsi a casa l’intera posta. Tentativo riuscito ma non per merito suo. Voto: 5)

Bremer: ormai è vittima della sindrome da salvatore della patria. Convinto di essere l’unico in grado di salvare la propria squadra dal tracollo è portato strafare. Ammonito dopo pochi minuti di gioco passa il resto della partita in ombra, cercando di sfuggire al secondo cartellino. Voto: 5

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Rugani: va bene che l’intera difesa bianconera somiglia più alla Banda del Buco che ad una impenetrabile cassaforte. Ma lui, tra incertezze ed errori di impostazione, non fa nulla per ricreare l’impermeabilità del recente passato. Prova  a farsi perdonare con qualche sortita sporadica in avanti ma non ha fortuna: in un paio di occasioni non inquadra neanche il bersaglio. Si salva con il gol decisivo da posizione difficile. Voto: 6

Cambiaso: stavolta non riesce a far cambiare marcia alla squadra. E neanche ci prova: nessuna iniziativa e nessuna accelerazione sulla fascia di competenza. Nella ripresa si sposta sulla sinistra senza che si riscontrino miglioramenti. Che sia in riserva dopo gli straordinari fatti fino ad ora? Voto: 5

McKennie: il suo motore made in Texas, invece, gira al massimo. Lotta, contrasta e si permette anche il lusso di prodursi in due assist risolutivi nei primi 45 minuti. Nella ripresa è ancora il più vivace dei suoi ma le carrettate di cross che piazza in mezzo all’area avversaria non servono a svegliare i compagni. Esce per un infortunio. Voto: 6,5 (dal 87’ Iling-Junior: forse il mister sperava che piazzasse una sgasata delle sue per propiziare la rete della vittoria? E’ esattamente quanto successo ma non per merito suo. Voto: 4)

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Locatelli: se questa Juve è costantemente in ritardo sui palloni a metà campo la responsabilità è, principalmente, sua. Non assicura il fosforo necessario per far circolare più velocemente la palla, non garantisce aperture smarcanti ai compagni, non crea nemmeno un valido schermo davanti alla difesa. Alcune sue esitazioni rischiano di costare caro alla Juve. Innumerevoli gli errori di impostazione. Ci prova a guadagnarsi la pagnotta  almeno con un tiro dalla distanza ma non gli riesce il colpo grosso. Voto: 4

Rabiot: festeggia oggi la duecentesima presenza in bianconero. Avrebbe tutte le motivazioni per far meglio del solito ma un fortuito pestone alla gamba lo mette fuori causa dopo neanche mezz’ora di gioco. E fa comunque in tempo a fare un paio di errori di impostazione.  Voto: s. v. (dal 29’ Alcaraz: il giovane argentino ha dalla sua anche l’incoscienza dell’età. Entra quasi a freddo ma non ci mette molto a scaldarsi, mettendoci voglia e fiato. Tornerà utile per il finale di stagione. Voto: 6)

Kostic: da mani nei capelli. Oltre alla ormai acclarata tendenza ed estraniarsi dalla manovra denota anche una preoccupante involuzione tecnica. Topiche da dilettante, errori di impostazione a manetta e scarsa propensione ai ripieghi difensivi per  rimediare. Voto: 4 (dal 62’ Weah: dovrebbe divorarsi il campo, considerata la giovane età e l’ambizione di guadagnarsi un posto al sole. Invece pare che si sia rassegnato a scaldare la panchina. Insipido.  Voto: 5)

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Vlahovic: combatte da leone. Scatti, progressioni e sponde come se non ci fosse un domani. E anche due reti scodellate nella sola prima frazione di gioco. In aggiunta, la ciliegina dell’assist per il gol della vittoria nel recupero. Sempre più determinante, sempre più leader.  Voto: 7

Chiesa: niente da fare, anche stavolta non ha fatto vedere neanche una giocata del suo pur vasto repertorio. Non incide per nulla in attacco e neanche fa la sua parte per assicurare almeno equilibrio fra i reparti. Superfluo. Voto: 5 (dal 62’ Yildiz: dovrebbe essere risolutivo, vorrebbe essere risolutivo. Ma, a conti fatti, i suoi guizzi e le sue serpentine non producono l’effetto voluto. Voto: 5)

Allenatore Allegri: Eh, Mister, diciamo che è andata di lusso. Non certo per merito dei suoi urlacci ad ogni errore di impostazione dei suoi. E neanche a causa dall’impeccabile organizzazione tecnica della squadra. I suoi ragazzi hanno portato a casa i tre punti grazie ad impegno ed abnegazione. Ma questa partita l’hanno vinta loro, non lei.  Voto: 5

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