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Serie A, il valzer degli attaccanti: CAPITOLO IV – Milan, a sorpresa ecco Okafor l’erede di Haaland

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San Siro Milan
Tempo di lettura: 5 minuti

È l’estate dei centravanti, o meglio la sta per diventare. Quando tutto sembrava essere bloccato, il terremoto in casa Inter, causato dalla rottura con Lukaku –  alla luce della sua apertura all’ipotesi Juventus – , ha praticamente smosso le acque e messo fretta anche al Milan e alla Roma, impegnate nella ricerca di un bomber da mettere a disposizione di mister Pioli e Mourinho. Questo perché le prime punte, qualitativamente ed economicamente abbordabili per i top club di Serie A, sono poche, tale per cui tutte sono pronte a fiondarsi sugli stessi calciatori. La Lazio, invece, ha scelto come vice Immobile, Valentin Castellanos del New York City.

Purtroppo, il campionato italiano non è più, da anni, meta dei più grandi calciatori, che puntano alla bellezza della Premier League. Alcuni club decidono di puntare sull’usato sicuro, mentre altri, per ragioni di bilancio, hanno dovuto cambiare modus operandi, iniziando ad investire sempre più sullo scouting per scovare giovani talenti. Ultima tendenza in casa Milan, è la scelta di affidare la ricerca e la valutazione dei calciatori esclusivamente a sistemi di intelligenza artificiale, un vero e proprio monopolio (clicca qui per l’approfondimento targato LBDV sull’effetto “Moneyball” e il “metodo Ankersen”).

Milan, a sorpresa arriva Okafor

Il Milan, fino a pochi giorni fa, sembrava orientato a non fare un investimento in prospettiva per il ruolo di centravanti. L’obiettivo principale era Medhi Taremi del Porto. Tuttavia, la dirigenza e l’algoritmo hanno spiazzato tutti nella scelta e nella rapidità di conclusione dell’operazione: in meno di quarant’otto ore, accordo raggiunto con il Salisburgo per arriva Noah Okafor, profilo molto apprezzato da mister Pioli.

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Ma quando il tecnico è stato impressionato dal gioiellino del club austriaco? Era una semplice martedì (6 settembre 2022) di Champions League e l’arbitro ha dato il via al match da una mezz’ora, quando Noah Okafor riceve da Fernando e sfida Pierre Kalulu. Va sul destro, ma poi, sterza d’improvviso e rientra sul sinistro: ciò che ne esce è un dribbling, con tunnel annesso che manda in confusione il difensore ex Olimpque Lione che frana a terra. Lo svizzero, a questo punto indisturbato, si coordina e con glaciale freddezza batte col destro Mike Maignan (VIDEO). Ecco al minuto vent’otto Okafor si è preso il Milan.

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Chi è Noah Okafor

Noah Okafor è nato il 24 maggio 2000 a Binningen in Svizzera, da padre nigeriano e madre elvetica. Il giovane fa parte di una famiglia di calciatori. Infatti, vivono lo stesso sogno anche i fratelli Elijah (terzino 19enne attualmente svincolato) e Isaiah, centrocampista di 18 anni impegnato nelle giovanili del Bayer Leverkusen.

Lo svizzero, calcisticamente parlando, cresce nel Basilea, nel quale fa tutta la trafila delle giovanili dal 2009 al 2018, anno in cui, il 19 maggio, esordisce in Super League nel match contro il Lucerna. Da lì inizia la sua grande avventura nel calcio professionistico. Il primo gol tra “i grandi” lo sigla il 28 luglio 2018, all’alba della nuova stagione. Con i “Bebbi“, Okafor, schierato come esterno destro, disputa una stagione e mezza in prima squadra, e in 54 apparizioni – per la precisione 2919 minuti su 4860 disponibili –  marca il cartellini per 7 volte e serve anche 5 assist.

Durante la sessione di mercato invernale 2020, il Salisburgo, alla ricerca di un attaccante che possa sostituire Haaland ceduto al Borussia Dortmnud, decide di puntare con decisione sull’attaccante del Basilea. Il club austriaco mette sul piatto 11 milioni e 200 mila euro e si aggiudica le prestazioni dello svizzero in extremis, il 31 gennaio. L’eredità del fenomeno norvegese approdato in Germania non pesa ad Okafor, che completa il reparto offensivo.

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In Austria, la grande svolta nella carriera del calciatore: inizia ad essere schierato in tutte le posizione dell’attacco e in particolare come centravanti puro, grazie alla sua prestanza fisica. Con la società del gruppo Red Bull, in Fußball-Bundesliga gioca 71 match realizzando 25 reti e 17 assist, mentre in Champions League sono 16 le presenze condite da 6 gol.

Ed ora, dopo aver mostrato in Europa la sue potenzialità, arriva l’occasione di una vita: il Milan.

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Okafor al Milan: dettagli della trattativa

Il Milan, dopo aver sodato diversi profili per l’attacco, ha scelto di puntare con decisione su Noah Okafor. I rossoneri, sfruttando il contratto del calciatore in scadenza a giugno 2024, hanno raggiunto l’accordo con il Salisburgo grazie ad un’offerta che si aggira tra i 13 e i 15 milioni di euro, bonus compresi. L’approdo a San Siro dello svizzero, chiude definitivamente all’operazione Taremi. Scelta oculata della dirigenza che decide di lasciare vuoto l’ultimo slot a disposizione per gli extracomunitari, che nelle prossime settimane/gironi potrebbe essere occupato da Samuel Chukwueze, esterno destro nigeriano del Villarreal, anche lui in scadenza la prossima estate.

Dettagli e caratteristiche

Okafor arriva al Milan per completare il reparto delle prime punte a disposizione di mister Pioli, che avrà a disposizione due diverse armi per far male alle difese avversarie. Si, perché il neo acquisto ha delle caratteristiche diametralmente opposte a quelle di Olivier Giroud. Il classe 2000 è un attaccante moderno, alto 1.85 m per 85 kg, che abbina un’ottima fisicità ad una buonissima velocità che gli consente di poter giocare in qualsiasi ruolo dell’attacco.

Lo si può assolutamente definire come il centravanti moderno che il calcio attuale richiede, e che gli allenatori si auspicano di avere in rosa per proporre un gioco offensivo, mettendo al centro dell’intera manovra anche la punta.

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Statistiche fbref.com Okafor

fbref.com Okafor

Come giocherà il Milan?

Come detto poc’anzi il Milan si aggiudica un attaccante duttilissimo che, abbinato alle diverse caratteristiche di Olivier Giroud – classico puntero d’aria di rigore molto strutturato fisicamente, che sa giocare spalle alla porta e fa del colpo di testa la sua arma letale – , consentirà all’allenatore, Pioli, di poter cambiare molto, anche a partita in corso, per non dare punti di riferimento alle squadre avversarie.

Il suo ruolo “principale” è certamente quello di attaccante centrale, che però interpretata in maniera atipica, partendo spesso e volentieri dalla fascia per potersi accentrare e attaccare i primo palo. Tuttavia, sa districarsi molto bene anche sulla fascia, in particolare quella destra, rappresentando per caratteristiche e struttura fisica un esterno offensivo inconsueto e singolare. Nell’ultima stagione col Salisburgo ha giocato quasi esclusivamente da prima punta: in carriera ha segnato 25 reti come attaccante (più 15 assist in 64 partite), mentre 26 le ha realizzate da esterno (con 14 assist in 102 gare).

(Foto: LBDV)

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Dottore Magistrale in Giurisprudenza presso l'Università degli studi Suor Orsola Benincasa. Redattore LBDV, nonchè scrittore e conduttore di "BLITZ!" e "MATCH!" - i programmi in diretta social dedicati, rispettivamente, al calciomercato e alla stagione calcistica.

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