Calciomercato
Hello, Goodbye: la Serie A ancora sulla strada di Conte

You say Goodbye and I say Hello, hello, hello. Se non siamo al momento dei saluti finali, poco ci manca tra Antonio Conte e il Tottenham, storia tormentata e mai fondamentalmente serena. Un epilogo caratterizzato da forte tensione con società e squadra, leitmotiv del secondo capitolo londinese della carriera del leccese, pronto a lasciare la Premier League. Già nelle prossime settimane, se non nei prossimi giorni.
Se non fosse per il ricco contratto (15 milioni di euro annui) che lega le parti fino al prossimo giugno, si starebbe probabilmente parlando di un rapporto già andato. La netta sensazione, però, è che si stia scegliendo il modo più opportuno e conveniente per dirsi addio, nonostante gli stracci stiano volando da un bel po’.
Mentre avvocati e diplomazia sono al lavoro, Conte fa ritorno in Italia per questa sosta, con tanto di volo low cost e con l’eventualità concreta che su quel biglietto possa non esserci il viaggio di ritorno. Il tutto, in attesa di sviluppi da Londra sponda Spurs, che vaglia le diverse soluzioni per il traghettatore migliore sulla piazza o, perché no, in casa propria.
Sapore di casa, quello dell’Italia, che presto potrebbe ritrovare il tecnico nuovamente sulla sua strada. D’altronde, anche lo stesso tecnico ha ammesso che ritornerebbe volentieri ad allenare in Serie A. E le occasioni nella prossima estate potrebbero non mancare.
Occasione per Milan e Roma? Come stanno le cose
Il ritorno in Italia di Antonio Conte, che di Scudetti in bacheca ne conta nove (da giocatore e da allenatore), non è utopia. Anzi, non è da escludere che il suo nome sia fortemente d’attualità per la prossima stagione, quando qualche panchina importante potrebbe cambiare proprietario.
Partiamo dal Milan: il club rossonero, dopo gli ultimi mesi travagliati in campionato, sta riflettendo se continuare o meno con Stefano Pioli, non in discussione ma comunque sotto esame. Il buon cammino in Champions League potrebbe non bastare, soprattutto in caso di non piazzamento tra le prime quattro. Scenario che non dispiacerebbe affatto all’ex CT della Nazionale, che a Milano ci tornerebbe a vivere e a lavorare volentieri. Se la situazione dovesse permetterlo, ovviamente, dato che il principale scoglio sarebbe rappresentato dall’ingaggio, oltre che dal gradimento eventuale del progetto tecnico.
A proposito di Milano, al momento non trovano riscontri voci su un possibile (e clamoroso) ritorno all’Inter. Certo, non impossibile, ma è difficile immaginare il bis di una parentesi sì vincente, ma comunque complicata in termini di rapporti e vedute.
E poi c’è la Roma, legata a José Mourinho ancora da un anno di contratto. Solo una chiamata importante dalla Premier per lo Special One potrebbe convincere il portoghese a lasciare i giallorossi, comunque soddisfatti per il suo operato e, di conseguenza, non propensi a voltare pagina. Ma nel caso in cui Mou dovesse decidere di cambiare aria e di sposare per l’ennesima volta ambizioni e ricchi compensi targati UK, può ritornare fortemente di moda il nome di Antonio Conte, già in passato (seppur sotto la presidenza Pallotta) a un passo dai giallorossi.
(Foto: Depositphotos)
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