Angolo del tifoso
ANGOLO ROMA – Genova per noi
Mentre guardiamo Genova
Come ogni volta l’annusiamo E circospetti ci muoviamo Un po’ randagi ci sentiamo noiCantava così Paolo Conte e il Ferraris è sempre campo amico, ma da cui guardarsi, gioie e dolori. La Samp è in grande difficoltà di classifica e in panchina siede il nuovo allenatore, Dejan Stankovic, un figlio di Mou, a cercare di sostituire il “maestro” Giampaolo, da decenni in graduatoria per la cattedra, ma ad oggi ancora “supplente”.
La Roma, tra infortuni e doveroso turnover, decide di andare all’attacco, snaturandosi, quindi ecco le due punte pesanti, Camara e gli esterni quasi punte come Zalewsky ed El Shaarawy.
La Roma annusa, si muove circospetta, un pò randagia e colpisce, fa subito capire che stasera non starà ad aspettare, ma aggredisce da subito i doriani. Arriva subito il fallo di mano di Ferrari, netto anche se non sposta la palla. Pellegrini stavolta non sbaglia e lo infila sotto al sette.
La partita è più vivace di quanto il risultato non dimostri. La Roma schiaccia e la Samp si difende coi denti, casomai è nel palleggio per ripartire che Stankovic dovrà lavorare.
Se la prima frazione è povera di azioni realmente serie, tanto che a far palpitare i tifosi è l’ingresso in tribuna di Ferrero, scortato dalla polizia, il secondo tempo vede i giallorossi “validare” la partita mangiandosi i soliti tre gol: prima Belotti e due volte Zaniolo, defilati, centrano il portiere col compagno solo in area.
Solo i veri romanisti tremano perchè i blucerchiati, pur alzando il baricentro, non vedono mai l’area di rigore e Patricio si sloga la mandibola sbadigliando.
Ottima Roma, sprecona ma attenta, senza mai dare impressione di pericolo, smargiassa contro un avversario decisamente inferiore, senza strafare.
Nota di merito per il gran lavoro di Abraham e Belotti (la porta però, ragazzi!) e il dinamismo di Camara, tuttocampista dal piede montato al contraio, ma di grande quantità e grinta, la Roma ne gioverà. Bene l’ingresso di Zaniolo per gli strappi, meno per le scelte finali, il nervosismo gratuito e i gol mangiati (ne segna uno ma in evidente fuorigioco).
La Roma agguanta la zona Champions e ora arriva il Napoli, nel momento in cui tutto ciò che tocca diventa oro, quindi sulla carta si è spacciati ma si sa che la carta ha molteplici utilizzi, una volta un bel disegno, un’altra dentro al bagno.
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