Approfondimenti
STELLA GIALLOROSSA – Rui ‘Prodigio’ salva i tre punti

Un primo tempo abbastanza tranquillo contro il Cagliari, ma nella ripresa i guantoni di Rui Patricio sono caldi. “Ci ha salvato la partita” questa la chiosa finale di José Mourinho nei confronti del numero 11 giallorosso, che all’85’ in tuffo dopo un tiro violento di Joao Pedro devia il pallone sul montante. Il portoghese, titolarissimo nelle gerarchie dello Special One, aveva mostrato già il suo talento lo scorso anno con una parata su Pogba da Guinness World Record all’Europeo, diventando di fatto l’eroe della sua Nazionale e ora una sicurezza imprescindibile per Roma.
Arriva nella capitale a luglio, quasi in sordina, o meglio non infiammando subito gli animi dei tifosi alla pari di un colpo in attacco. Eppure, nonostante questo è stata la prima azzeccata pedina da piazzare, visto l’addio di Pau Lopez: i Friedkin fanno a titolo definitivo un regalo a Mourinho da 11,5 milioni di euro. Nella capitale ancora nessun primato, ma in Serie A non c’è mai stato spazio per Fuzato: per Rui due tempi giocati per ogni partita e un totale di quasi 2.000 minuti giocati. Non esistono fastidi, dolori alla schiena o risentimenti per il 33enne: con 8 partite senza gol subiti e con 56 parate si piazza come decimo migliore in classifica in campionato, strizzando l’occhio, oggi più che mai, a chi l’ha preso al fantacalcio. Di fatto, l’altra sera serra la porta a doppia mandata facendo guadagnare i tre punti alla brigata giallorossa. L’intervento su Joao Pedro, riporta alla mente la brutta trasferta con il Venezia: due in quell’occasione i salvataggi dell’estremo difensore della Roma. Il primo, simile a quello visto domenica contro il Cagliari arriva all’84’ su calcio d’angolo, la palla arriva sulla testa di Modolo ma Rui risponde presente, la seconda sempre da corner arriva qualche minuto dopo con un’incornata di Okereke ma in questo caso è il piede del portiere che non lascia passare la palla. Ricordo più felice a Bergamo, dove ancora una volta il portoghese dice di no prima a Toloi e poi a Malinovsky da corner nel secondo tempo.
Rui ha salvato la porta della Roma guadagnandosi la scena e contribuendo a far diventare la difesa giallorossa la sesta difesa, a pari merito con Fiorentina e Atalanta meno battuta del campionato. Mentre Mourinho si compiace per i risultati visti fino ad ora, il Wolverhampton si stropiccia gli occhi guardando da lontano che cosa ha perso. Tutto questo lo sa bene anche un altro José, quello subentrato al portoghese nella Premier League: “qui è stato un grande portiere, non è stato per niente facile sostituirlo”. Adesso però non bisogna cullarsi sugli allori e il prodigio deve lavorare sodo per diventare leggenda, quella che a Roma, in porta, manca da troppo tempo.
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