Milan
FISCHIO D’INIZIO MILAN – Non una SuperLega ma un SuperMilan

Nel corso della trentaduesima giornata di campionato, il Milan, avvolto nella bufera della SuperLega, sfiderà il Sassuolo.
Dopo la recente vittoria in casa contro il Genoa, la squadra è apparsa in leggera in flessione. Parafrasando le parole di mister Pioli nel post partita di domenica, sembrerebbe che i calciatori del Milan, in questo momento, abbiano più paura di raggiungere l’obiettivo Champions che di essere esclusi. Il pensiero del Mister anche questa volta risulta assolutamente condivisibile e sarà suo il compito di lavorare sulla mentalità della terza squadra più giovane d’Europa.
Il Sassuolo
La squadra guidata da De Zerbi, reduce da due vittorie consecutive, dovrà nuovamente rinunciare a Romagna e Caputo. Per l’attacco, l’allenatore sembrerebbe orientato a schierare il giovanissimo Raspadori, autore di ottime prestazioni nelle ultime uscite stagionali. Attenzione particolare dovrà essere rivolta a Manuel Locatelli, ragazzo a cui siamo particolarmente affezionati, con un grande desiderio di rivalsa.
Le scelte di Pioli
Con il rientro di Calabria in gruppo, il Milan avrà a disposizione tutti i calciatori, ad eccezione di Maldini. Ibrahimovic, dopo aver scontato il turno di squalifica, dovrebbe tornere a vestire la maglia da titolare.
Considerati i diversi problemi muscolari dell’ultimo istante, però, Pioli si riserverà di valutare i giocatori a ridosso del fischio d’inizio. Alcuni calciatori, quali Theo Hernandez, Bennacer, Calhanoglu e lo stesso Ibrahimovic appaiono in forse.
Pertanto, per affrontare il Sassuolo, nella migliore delle ipotesi, Pioli schiererà Donnarumma tra i pali. In difesa, ci sarà probabilmente una piccola rotazione. Oltre ai soliti esterni Kalulu ed Hernandez, sarà Romagnoli ad affiancare Tomori al centro. In mediana giocheranno Kessie e Bennacer. Sulla trequarti, Rebic sembrerebbe in vantaggio su Leao, mentre appare certo l’impiego di Calhanoglu e Saelemaekers. In attacco il “solo” Ibrahimovic.
Qualche riflessione sulla SuperLega
In questi giorni funesti per il calcio internazionale, non possiamo esimerci dall’esprimere qualche riflessione in merito.
Nel calcio moderno sono entrati magnati e fondi d’investimento che poco hanno a che vedere con i valori dello sport. Il desiderio esibizionistico degli sceicchi o la volontà di lucro degli investitori hanno profondamente minato la cultura dello sport più bello del mondo. I soldi profusi da questi opulenti signori del calcio non hanno fatto altro che indebolire un sistema già precario.
Se a ciò viene aggiunto che esistono procuratori senza scrupoli, pronti a falcidiare intere società, capiremo il perché della situazione attuale.
Da un punto di vista sportivo non può che essere condannabile la scelta di disputare un campionato “elitario”. Ma lo stesso dicasi per il disdegno dei professionisti del calcio, che dopo aver depredato le casse dei club con varie forme di ricatto (vedi Raiola e compagni), si scoprono tutto ad un tratto integerrimi e leali.
L’unica via d’uscita da questo pantano sportivo risulta, probabilmente, una seria politica basata su tetti d’ingaggi, Fair Play finanziario ed equa distribuzione dei proventi. E poi…che vinca il migliore.
Oggi più che mai, sempre forza Milan!
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