Bologna
FISCHIO D’INIZIO BOLOGNA – Il Bologna di Saputo affronta la Fiorentina di Commisso

Il Bologna inizia il suo 2021 affrontando la Fiorentina di Prandelli, reduce dall’inaspettata vittoria contro la Juventus. I Viola hanno chiuso bene il vecchio anno, ma anche i rossoblu hanno dimostrato di avere carattere con l’ennesima rimonta portata a termine, anche se il pareggio agguantato con l’Atalanta assume un valore ancora maggiore.
Il derby dell’Appennino dunque sarà ancora più elettrizzante. Le due squadre in classifica hanno un solo punto di differenza e per entrambe i tre punti sarebbero fondamentali.
Mihajlovic finalmente sta rivedendo alcuni pezzi del suo puzzle rientrare. Orsolini, che in verità ha già fatto uno spezzone di partita con Atalanta, ha dimostrato lucidità e condizione al suo rientro. Ricordiamo l’assist perfetto per il goal di Tomyasu. Skov Olsen sarà nuovamente in panchina per riprendere il suo percorso da dove lo aveva interrotto. Un brutto e alquanto “strano” infortunio di gioco alla schiena con la nazionale lo aveva fermato a inizio stagione.
La prima partita dopo la pausa natalizia presenta insidie. Ma riproporsi subito bene è importante per affrontare un gennaio che sarà terribile. Ci saranno infatti altre cinque partite, di cui l’ultima del girone di andata con la Juventus e la prima del ritorno con il Milan capolista.
Tanto del proseguo della stagione passa proprio da gennaio. Non occorrono tabelle di marcia ma, come sempre, grande dedizione ed attenzione ai dettagli di ogni gara.
Poi non dimentichiamo che inizierà il mercato di riparazione che comunque può consentire di trovare soluzioni jolly.
Ci sono squadre che in passato hanno trovato la giusta accelerazione dopo gli innesti di gennaio. Potrebbe accadere anche al Bologna, sempre che Sabatini e Bigon siamo così bravi da individuare il cocktail giusto. Innesti economicamente fattibili e di valore tecnico propedeutico alla squadra.
Fiorentina e Bologna hanno oggi due storie societarie simili, con due presidenti italo-americani e grandi ambizioni.
Saputo prima e Commisso poi hanno idee chiare su ció che significa stadio di proprietà inteso quale luogo che attira l’interesse della gente non solo per la partita.
Entrambi vogliono arrivare all’Europa che conta, sia per affermarsi sia per poter godere di introiti extra.
Saputo e Commisso sanno come si costruiscono le basi per poi volare ad alta quota. Lo hanno visto fare dai loro padri e nonni e, proprio in virtù di tutto ciò, crediamo che nei prossimi cinque anni ne vedremo delle belle.
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