Napoli
#LBDV – De Nicola ed Esposito a ‘Ricomincio da tre’: “Prima di ripartire servirà la preparazione giusta”

Terzo appuntamento di “Ricomincio da tre”, un’iniziativa a cura del dottor Alfonso De Nicola ed in collaborazione con Le Bombe Di Vlad.
Nel corso della diretta – realizzata attraverso il profilo ufficiale Instagram del dottor De Nicola – è stato ospite Salvatore Esposito, attore noto soprattutto per essere uno dei principali protagonisti della Serie Tv “Gomorra”. Esposito ha posto molte domande al Dottore, volte a soddisfare le sue curiosità relativamente all’emergenza sanitaria del Coronavirus.
Di seguito riportiamo le dichiarazioni.
De Nicola esordisce: “Il campo mi manca tantissimo. Le mie domeniche le ho passate sempre su un campo di calcio e mi manca la quotidianità del rettangolo verde”.
Quando un calciatore può ritenersi pronto per giocare?
“Pronto lo è solo dopo una decina di partite ad alto livello. Le amichevoli estive, ad esempio, servono proprio a dare intensità e a fare del lavoro serio. Ad inizio stagione, ad esempio, si arriva magari poco allenati ma in forma, o allenati molto ma con qualche chilo in più. In caso contrario, il calciatore deve seguire una tabella di marcia personalizzata e quindi più lunga”.
Questo stop forzato può aumentare il rischio di infortuni?
“Il rischio di infortuni è alto dal momento in cui ci si allena in maniera non sufficientemente intensa. Per evitare guai fisici, bisogna trovare il giusto carico di lavoro, nè troppo blando e nemmeno eccessivo”.
La malattia può condizionare in maniera determinante un calciatore positivo al Coronavirus?
“Dipende se il virus ha invaso molti alveoli polmonari o se l’infezione è limitata ad una regione non ampia. La particolarità di questo virus è che pare abbia un codice genetico mutante. Per distruggerlo, non ci resta che fare quello che possiamo fare, ovvero tanta prevenzione restando a casa”.
Alla fine della diretta, Salvatore Esposito ha espresso il suo parere sulla questione campionato e non solo:
“Vedo difficile un ritorno alla normalità in tempi brevi, sia in generale che nel calcio. Anche perché ogni eventuale caso di Coronavirus potrebbe ribloccare tutto. Ci vorrà del tempo.
Il mio idolo?
Senza dubbio Totò: rappresenta quella che è stata la mia infanzia con mio nonno”.