I nostri Social

Prima Pagina

#Coronavirus, Spadafora: “Interessi economici prima dell’Italia”. Immediata la risposta di Dal Pino: “Non scarichi su altri, si assuma lei le responsabilità”

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 3 minuti

Un botta e risposta feroce e immediato, quello tra Vincenzo Spadafora e Paolo Dal Pino. Il primo, ministro dello Sport del Governo Conte, ha rilasciato una lunga intervista a 90minuto, in cui spara a zero contro la Lega e Dal Pino, complici – secondo il ministro – di aver anteposto gli interessi economici del calcio al bene dell’Italia. 

“La Lega non si assume le sue responsabilità. Dal Pino rimanda sempre ad altri la responsabilità che è della Lega. La sua gestione è da molti considerata insoddisfacente, e vale lo stesso per me. Mi sembra che non sia consapevole della gravità della situazione che il Paese sta vivendo. Il decreto del Governo consente di giocare a porte chiuse, è vero, ma cosa fa la Lega? Stiamo aspettando che ci sia un altro contagio? Oggi c’è stato un altro calciatore di Serie C contagiato. Cos’altro deve succedere nel Paese per convincere la Lega ad assumersi le sue responsabilità?”, afferma Spadafora, come riportato da IlNapolista: Sui diritti tv ieri ho cercato solo di mettere tutti attorno a un tavolo, ho detto, fatti salvi i diritti di Sky di garantire gli abbonati, diamo la possibilità in differita ad altri di trasmettere in chiaro le partite per favorire un buon tifo ed evitare assembramenti. E invece l’unica conversazione che ho avuto con l’ad di Sky e il presidente di Lega iniziava e finiva solo con il parlare di soldi. Mai un passo avanti per venire incontro a una necessità grave, una cosa che non si è mai vista se non in guerra. Come se il mondo del calcio vivesse fuori dalla realtà. Su alcune cose hanno ragione, per questo bisognava trovare un accordo con tutti. Ma in nome del dio denaro non si è voluto trovare. Il tema dei diritti va aggiornato, metterò mano alla Legge Melandri, presenterò un disegno di legge, vediamo in che modo, ma in questi giorni ho visto il mondo del calcio che si è chiuso a riccio e non ha dato un buon esempio. Anche Pandev oggi si è abbracciato i compagni dopo il gol. Il mondo del calcio continua a dare un pessimo esempio. Spero che la Figc comprenda che bisogna dare un esempio a tutti, per il bene della salute degli italiani. Poi riprenderemo il calcio e gli altri sport, che tra l’altro si sono autoregolati senza aspettare altro”. 

“Margini per lo stop del campionato? No, perché avremmo dovuto fare un provvedimento di ordine pubblico. Vorrei che fosse chiaro che l’evoluzione del coronavirus non è una cosa che riusciamo a prevedere in modo scientifico. Ci aggiorniamo ora dopo ora con la comunità tecnico scientifica. Nelle ultime due settimane sono cambiate le cose, cambiano le zone rosse, i focolai. Cominciamo a sapere cose in più sulle possibilità di contagio,  ma è un’esperienza nuova per tutti. Altri Paesi stano prendendo esempio dai nostri protocolli, hanno vietato competizioni con più di 1000 persone. Non abbiamo volto fermare tutto con un provvedimento netto. Volevamo provare a vedere come evolveva la situazione. Oggi ci rendiamo conto che l’attività di contenimento è la più importante e stiamo cercando di prendere provvedimenti. È da due settimane che siamo in emergenza, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Quello che è successo mi fa pensare che Dal Pino sia fuori dal mondo. La settima scorsa ho convocato subito tutte le leghe e la Figc, anche Tommasi. Abbiamo fatto della valutazioni insieme, da cui è nato il primo provvedimento. Quella riunione è stata propedeutica ai primi provvedimenti. Ieri ho passato la mia giornata al telefono con tutti di nuovo per far contribuire tutti. Il no della Lega e di Sky è stato netto, facendo riferimento a norme che in realtà, se ci fosse stato l’accordo comune, non avrebbero leso i diritti di nessuno. Sono invece venuti prima gli interessi economici e poi quelli del Paese. E’ una cosa fuori dalla realtà rispetto al momento, anche se sono interessi legittimi”.

Pubblicità

Parole molto dure, quelle di Spadafora, che hanno subito allertato l’attuale presidente della Lega Serie A. Dal Pino ha immediatamente risposto al ministro, a cui ha affibbiato l’onere di non assumersi le proprie responsabilità, scaricando sugli altri anche le proprie colpe: “Le affermazioni del ministro Spadafora sono sbagliate nel merito e nella sostanza. Il ministro ignora le norme e rifiuta la responsabilità del suo ruolo.”, ha detto, anche lui in diretta da Enrico Varriale: “Invece di fare demagogia, sia coerente con le proprie azioni di governo e se necessario emani un decreto assumendosi responsabilità che sta scaricando su altri”

in evidenza