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TARGET – Krstovic l’uomo salvezza del Lecce che piace alle big

Nikola Krstovic è il volto della speranza per il Lecce. In un finale di stagione che si preannuncia infuocato, l’attaccante montenegrino classe 2000 rappresenta il punto fermo della formazione di Marco Giampaolo, chiamata a lottare fino all’ultimo per la permanenza in Serie A.
L’ennesima intuizione vincente del direttore sportivo Pantaleo Corvino, che lo ha pescato in estate per appena 4 milioni dal DAC Dunajska Streda, squadra di metà classifica della Superliga slovacca.
Dalla Prva Liga al palcoscenico della Serie A
La storia calcistica di Krstovic inizia nel vivaio dello Zeta Golubovci, in Montenegro, dove debutta in prima squadra nel 2016. Le sue doti non passano inosservate: lo scova la Stella Rossa di Belgrado, che lo inserisce nel proprio progetto, anche se non trova grande spazio in prima squadra, giocando principalmente nel Graficar, la seconda formazione del club.
Il vero salto lo fa nel 2021, trasferendosi al DAC in Slovacchia. È lì che esplode definitivamente: 18 gol in 31 partite nella stagione 2022-2023 e la convocazione stabile nella nazionale montenegrina.
Valore in crescita e sirene di mercato
Oggi Krstovic è il simbolo della lotta salvezza dei salentini, ma il suo nome è già finito sul taccuino di diverse big. Il Lecce parte da una valutazione di circa 25 milioni di euro, ma il prezzo è destinato a lievitare se il centravanti continuerà a segnare e a offrire prestazioni di spessore.
Non è ancora considerato un profilo da “titolare fisso” per i top club, ma rappresenta un investimento ideale per chi cerca una seconda punta o un attaccante da far crescere in un contesto di alto livello. Juventus, Milan, Roma e Napoli lo seguono con interesse, così come il Real Betis in Spagna.
Il futuro? Ancora tutto da scrivere
Intanto, però, il presente di Krstovic parla salentino. Tocca a lui guidare il Lecce verso una salvezza che avrebbe il sapore di un’impresa.
E se dovesse riuscirci, oltre a regalare un’altra soddisfazione ai tifosi, aumenterebbe ancor di più il suo valore e l’interesse attorno al suo nome. Corvino, come sempre, lo aveva capito prima di tutti.
(Foto: Depositphotos)