Napoli
Il Napoli non molla. Battuto il Milan al Maradona per 2-1

Sette anni dopo il Napoli torna a vincere in casa contro il Milan. Una partita dominata per lunghi tratti quella degli uomini di Conte in vantaggio per 2-0 nel primo tempo con Politano e Lukaku ma poi chiusa in sofferenza dopo il gol nel finale di Jovic. Meret aveva parato anche un calcio di rigore.
Le scelte
In uno stadio ancora sold out – è il decimo di fila – il Napoli secondo a -6 dall’Inter, vittorioso nel pomeriggio con l’Udinese, ospita il Milan. In classifica i punti di vantaggio degli azzurri sarebbero 14 ma in realtà lo stato di forma sorride ai rossoneri che arrivano da 2 vittorie consecutive mentre il Napoli delle ultime 6 ne ha vinta una sola.
Conte senza Spinazzola e McTominay, influenzato e neanche in panchina, è costretto a schierare Anguissa ed Olivera, entrambi non nelle migliori condizioni. Davanti c’è il ritorno di Neres dal primo minuto con Raspadori che finisce in panchina e con lui anche il 3-5-2.
Nel Milan, Sergio Conceicao sceglie Joao Felix ed Abraham e lascia fuori dall’undici iniziale Gimenez e Leao.
Subito Politano, poi raddoppia Lukaku
Una serata dalle grandi emozioni al Maradona. L’ennesima. Prima l’omaggio ad Alemao, Careca e Lavezzi. Poi il saluto a Diego De Vivo, il ragazzino scomparso in settimana per un malore improvviso su di un campo di calcio. A lui il tributo di calciatori, con un mazzo di fiori sotto la curva B, e dello stadio.
La partita inizia così con le curve in silenzio (la curva B non canterà fino al 90′) come segno di rispetto. Al Napoli però bastano soli 62” per andare in vantaggio con Politano e scatenare il boato del Maradona. L’esterno azzurro capitalizza al massimo un lancio di Di Lorenzo, si infila tra Theo Hernandez e Pavlocic e batte di sinistro Maignan. Il Milan è scosso dal vantaggio e ci mette un po’ di minuti per ritornare, o meglio entrare, in partita. La seconda occasione della gara infatti è ancora del Napoli, questa volta con Anguissa che sugli sviluppi di un calcio d’angolo devia un tiro-cross di Politano. La palla, con Maignan battuto, sfiora il palo.
Il vantaggio azzurro ed il pressing degli uomini di Conte rendono la partita un monologo. Il Napoli sembra sapere dove far male al Milan e cerca spesso il corridoio per servire gli esterni e mettere in difficoltà la retroguardia rossonera. Neres ha un passo completamente diverso rispetto a Walker e Politano vince tutti i duelli con Theo. Il raddoppio partenopeo arriva però per vie centrali.
Nasce tutto da un intervento a centrocampo di Buongiorno che strappa palla e serve Gilmour, lo scozzese è bravissimo a gestire il possesso e servire Lukaku che da solo davanti a Maignan non sbaglia. Il tiro del belga è in realtà goffo, calcia con entrambi i piedi ma il colpo è comunque efficace ed al 19′ il Napoli è sul 2-0 (400 gol in carriera per Big Rom).
Gli azzurri continuano a fare la partita, ripartendo dal basso e salendo grazie ai fraseggi tra Lobotka e Gilmour. La palla del 3-0 capita su piedi di Neres che però pescato in area da Politano calcia male ed il suo tiro al volo, debole ed impreciso, si spegne sul fondo.
Di occasioni vere il Milan non ne ha. L’occasione più pericolosa è forse quella innescata al 34′ da un errore in uscita del Napoli ma Pulisic, lanciato verso l’area, viene rimontato da Anguissa.
Il Milan avrebbe anche un’occasione nel finale ma sfrutta male un calcio di punizione dal limite a tempo scaduto. Il primo tempo finisce così con il Napoli avanti di due gol ed il rammarico di non aver sfruttato tante altre occasioni e lo spazio lasciato dal Milan alle corse di Neres.
Milan nel finale ci crede, Meret para un rigore
Il secondo tempo inizia con un cambio nelle file del Milan. Dentro Leao e fuori Bondo. I primi dieci minuti però sono ancora un monologo azzurro con il Napoli che palleggia a lungo e tiene il possesso anche se senza creare pericoli alla porta rossonera. Conciecao allora opera altri due cambi, dentro Gimenez e Chukwueze per Abraham e Joao Felix. Reijnders arretra così sulla linea mediana e Pulisic diventa sottopunta.
Il nuovo assetto permette al Milan di tornare in possesso e provare a risalire il campo lasciando però spazio al Napoli in ripartenza. Per Neres così si aprono praterie. Il brasiliano scappa una prima volta sulla sinistra e serve al centro Politano il cui tiro però viene rimpallato dalla difesa rossonera. Una seconda volta pesca invece Lukaku che finsce a terra, al limite, tra le proteste del Napoli ma Sozza lascia correre.
Il primo cambio di Conte è per Anguissa, in campo in condizioni fisiche non ottimali. Al suo posto Billing. L’entrata del calciatore danese però rischia di cambiar subito l’andamento della partita. Dopo tre minuti il centrocampista frana su Theo Hernandez in area e Sozza non ha dubbi nel fischiare il calcio di rigore. Il Milan ha così l’occasione per accorciare. Sul dischetto va Gimenez ma Meret ipnotizza il messicano e blocca il tiro tuffandosi alla sua sinistra. Siamo al 72′ e Meret ha appena salvato il Napoli con il suo secondo rigore parato in campionato.
Meret bravo anche al 78′ quando devia in anglo un tiro da fuori area di Pavlocic. Intanto entrano da una parte Juan Jesus per Lobtka, e dall’altra Jovic e Jimenez per Pulisic e Walker. Ed è proprio Juan Jesus a perdersi Jovic in area. Il serbo è veloce ad avventarsi sul cross rasoterra di Theo Hernandez ed Milan trova così il gol per riaprire la gara quando il cronometro segna il minuto 84.
Gli ultimi dieci minuti (saranno infatti 5 quelli di recupero) sono di grande confusione in campo e di grande sofferenza per il Napoli che si abbassa e si chiude nella propria area. La gestione della gara da parte di Sozza diventa pessima, sbaglia tanto e si vede che è in confusione.
Il Milan fa la gara, ma le uniche conclusioni sono quelle di Reijnders da fuori area. Il Napoli invece sbaglia sempre la scelta quando potrebbe ripartire e fare male ai rossoneri.
E’ ancora sfida-scudetto
Il risultato però non cambia più ed il Napoli si prende tre punti importantissimi per tenere viva la sfida scudetto. Gli azzurri salgano a 64, tornano a -3 dall’Inter e adesso sono attesi da una trasferta difficile lunedì 7 aprile a Bologna.
Il Milan può recriminare per il rigore sbagliato nel secondo tempo. Adesso c’è l’impegno infrasettimanale di Coppa Italia, il derby, e poi sabato ancora a San Siro la sfida con la Fiorentina.
(Foto: Depositphotos)