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La Lazio si salva nel finale: 2-2 contro il Parma. Doppiette per Pedro e Ondrejka

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Pedro Lazio
Tempo di lettura: 3 minuti

Per restare in corsa per l’Europa che conta, la Lazio deve obbligatoriamente vincere questa sera contro il Parma. I biancocelesti, reduci dall’eliminazione in Europa League, hanno bisogno di riscattarsi davanti ai propri tifosi e puntare al miglior piazzamento possibile in campionato.

Di fronte però, troveranno un Parma capace di mettere in difficoltà anche le big. Nelle ultime tre partite Inter, Fiorentina e Juventus non sono riuscite a battere la squadra allenata da mister Chivu. Subentrato in corsa, il tecnico ha dato subito grande solidità alla sua formazione, conquistando dei punti pesanti per la lotta salvezza.

PRIMO TEMPO

Ed è subito il Parma a rompere l’equilibrio. Dalla corsia mancina arriva il cross calibrato di Valeri, perfetto per Ondrejka, che controlla senza pressione e, con un colpo preciso, infila Mandas. Gli emiliani dimostrano carattere e personalità, portando in campo la consapevolezza di chi sa di poter colpire ancora.

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Rispondono i biancocelesti: accelerazione di Dia e pallone al limite per Rovella, che prova la conclusione: palla fuori, non di molto.

Sugli sviluppi di un’azione insistita, Marusic pennella un cross teso. In area si coordina Zaccagni con una rovesciata spettacolare, ma il pallone sorvola abbondantemente la traversa.

La partita si incattivisce, si sporca. Il Parma abbassa il baricentro, si compatta dietro la linea della palla, poi riparte con la velocità di Bonny e gli inserimenti dinamici delle mezz’ali. In mezzo a questo muro gialloblù, a brillare è il talento cristallino di Giovanni Leoni, centrale romano di nascita, cresciuto nel vivaio del Padova: elegante, pulito, sempre in anticipo.

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La Lazio cerca verticalizzazioni improvvise: assist di Gila, tocco vincente di Castellanos, ma la bandierina si alza. Fuorigioco netto dell’attaccante argentino.

Al termine dei due minuti di recupero, il primo tempo si chiude senza ulteriori emozioni.

SECONDO TEMPO

Non passa nemmeno un minuto e continua la serata magica di Ondrejka: lo svedese è on fire e sfrutta un’incertezza difensiva della retroguardia avversaria e spara un destro potente sotto l’incrocio dei pali. Notte fonda per la Lazio. Pellegrino dopo pochi minuti ha l’occasione di mettere il sigillo sulla partita, ma un ottimo intervento di Mandas gli sbarra la strada.

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Baroni inserisce Pedro al posto di uno spento Dia. Chivu si copre ulteriormente per difendere il doppio vantaggio: dentro Djuric e Hernani per le due punte Pellegrino e Bonny. Lo spagnolo prova ad alzare il livello tecnico: palla dentro per Pellegrini, tiro smorzato e facile preda del portiere ducale.

Occasione enorme per i padroni di casa, con Suzuki bravo a chiudere la strada ad Isaksen. Rispondono i ducali col sinistro di Man, deviazione plastica di Mandas.

La Lazio alza la pressione: cross di Vecino e Noslin incredibilmente manca la deviazione finale. A riaprire la partita ci pensa Pedro: si riaccendono le speranze dei biancocelesti.

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Lo spagnolo prende per mano i suoi e di testa spedisce in rete un cross di Pellegrini. Boato dell’Olimpico, la Lazio c’è.

Si è invertita nettamente la tendenza del match: tiro di Guendouzi, Suzuki devia in angolo. Il finale è caldissimo: tocco di mano sospetto in area del Parma, l’arbitro fa proseguire. Contropiede Parma con Man, tiro fuori misura.

Non c’è tempo per altre emozioni, finisce 2 a 2. Rallenta la corsa Champions per la Lazio, mentre l’undici di Chivu guadagna altro prezioso punto in chiave salvezza.

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Il tabellino

RETI: 3′ e 46′ Ondrejka, 79′ e 84′ Pedro.

AMMONITI: Castellanos, Leoni, Hernani, Djuric.

LAZIO (4-2-3-1): Mandas; Lazzari, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella (71′ Vecino); Isaksen (71′ Tchaouna), Dia (56′ Pedro), Zaccagni (71′ Noslin); Castellanos. All. Baroni.

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PARMA (3-5-2): Suzuki; Delprato, Leoni, Valenti; Hainaut (70′ Balogh), Ondrejka (70′ Man), Keita, Sohm, Valeri (88′ Lovik); Pellegrino (60′ Djuric), Bonny (60′ Hernani). All. Chivu.

ARBITRO: sig. Sacchi di Macerata

(Foto: DepositPhotos)

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