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In campo con Garbo – L’analisi della 30ª giornata

La trentesima giornata di Serie A ha dato alcune indicazioni importanti riguardo a quello che potremmo vedere nelle prossime giornate. Affronteremo i temi più importanti del nostro campionato attraverso le parole del nostro Direttore editoriale Daniele Garbo attraverso il consueto appuntamento con “In campo con Garbo”.
Cosa ci lascia questa trentesima giornata?
“La prima indicazione che ci lascia è che la corsa Scudetto è diventata una corsa a due tra Inter e Napoli. La Roma è tornata prepotentemente in pista per la qualificazione in Champions League e sembra sempre più propensa a non mollare il colpo. Insomma la lotta per i posti che contano si fa davvero interessante.”
Andiamo per ordine: L’Inter vince a fatica contro l’Udinese ma resta al comando…
“La partita dell’Inter ci ha dato delle indicazioni importanti. La squadra c’è ma dura sessanta minuti. Il primo tempo ha dominato anche senza Lautaro Martinez, il secondo tempo l’Udinese ha preso campo e solo un grande Sommer è riuscito a salvare la baracca.
Questo mi da sempre più conferma del mio pensiero: Il Napoli è la favorita per la vittoria finale”
Come mai ne è così sicuro?
“A parte che finalmente dopo mesi di sfortune ed episodi non a favore, Conte potrà avere a disposizione tutti i suoi calciatori.
Questo gli consentirà di poter sfruttare al meglio il modulo con il quale il Napoli si esprime meglio: il 4-3-3. Contro il Milan per una buona parte del match la squadra ha dominato giocando bene con questo modulo, sta recuperando gli infortunati ed ha un calendario molto più agevole di quello dell’Inter.
Una cosa però non mi è piaciuta e credo che vada detta: Antonio Conte è un grande allenatore e un ottimo professionista, ad inizio campionato ha fatto delle precise richieste ed ha ottenuto i calciatori che voleva, riuscendo a trattenere i più importanti in rosa. Ma davvero non riesco a comprendere come mai non sciolga i dubbi sul suo futuro.
Mi spiego: a precisa domanda sul suo futuro, e nonostante un contratto di tre anni non ha risposto chiaramente che crede nel progetto Napoli.
Progetto che ha sposato consapevolmente e consensualmente con il presidente Aurelio De Laurentiis che a questo punto può avanzare delle pretese economiche con i club interessate all’allenatore azzurro, come qualsiasi tesserato.
In sede di mercato estivo ha voluto dei calciatori e li ha avuti, ha quasi centrato l’obbiettivo richiesto dalla società ovvero la qualificazione in Europa, è in un ambiente che lo tratta da divinità con la prospettiva di interventi importanti sul mercato visto la cessione di Kvaratskhelia e la quasi cessione di Osimhen oltre agli introiti in caso di qualificazione in Champions League, non capisco tutto questo velo di mistero intorno al suo futuro onestamente.”
Capitolo Atalanta: addio sogni di gloria…
“Bhe direi proprio di si, la squadra sembra essersi disunita e i risultati splendidi della prima parte di stagione non sono più la normalità. Questo è dovuto a due fattori: il primo è il velato annuncio di Gasperini che ha già anticipato il suo addio a fine campionato, il secondo è dovuto a delle frizioni interne da lui stesso denunciate sia con alcuni calciatori (vedi caso Lookman), sia contro la società ad inizio stagione.
Ora la classifica si è fatta inevitabilmente più corta con altre squadre pronte a spodestare i bergamaschi dal terzo posto.
Esordio vincente per Igor Tudor sulla panchina della Juventus
“Esordio vincente ma non convincente, ma d’altronde in una settimana difficilmente il croato poteva risolvere i molteplici problemi bianconeri che portano un solo nome che non è quello di Thiago Motta.
Cristiano Giuntoli ha praticamente fallito il suo compito, ricostruire una squadra giovane e competitiva sprecando una cifra sproposita in calciatori che probabilmente non si confacevano alle idee dell’allenatore da lui fortemente voluto.
La situazione bianconera è molto delicata anche a livello societario e non mi sorprenderebbe se ci fosse un passaggio di società, magari ad un fondo straniero.”
Il Milan perde anche contro il Napoli ed è quasi fuori dalla lotta alla Champions League. Cosa si può salvare?
“Credo niente. Due allenatori, zero gioco, zero strategia, scelte di mercato e tecniche estremamente discutibili.
A livello societario un caos totale con Ibrahimovic protagonista in negativo, gli uomini più rappresentativi in campo sono ormai al capolinea della loro esperienza in rossonero e soprattutto avrei da ridere sulla scelta di Paratici come nuovo Direttore Sportivo.
Alla Juventus ha fatto un disastro dopo l’acquisto di Ronaldo e la società ne sta ancora pagando le conseguenze, al Tottenham non ha reso ed è stato condannato a trenta mesi di squalifica che finirà di scontare a luglio. Anche eticamente non mi sembra proprio una scelta estremamente intelligente da parte del club.
Lazio, pareggio amarissimo contro il Torino. Dov’è finita la spettacolare squadra di un paio di mesi fa?
“Direi che il livello della Lazio è questo. La squadra negli undici titolari è davvero interessante ma le riserve non sono all’altezza della situazione.
Marco Baroni ha fatto uno splendido lavoro ma i limiti della rosa ci sono e sono evidenti. Non posso dirlo con certezza perché il calcio è imprevedibile lo sappiamo, ma credo che la dimensione della Lazio sia quella del piazzamento per l’Europa League e nient’altro.”
Settima vittoria consecutiva per la Roma di Ranieri. I giallorossi vedono la zona Champions League…
“Si la Roma sembra davvero lanciatissima. Pensavo che l’infortunio di Dybala potesse essere un freno per i giallorossi ma Soulè sta rimpiazzando alla grande l’attaccante argentino.
Contro il Lecce, Ranieri e i suoi calciatori hanno vinto una partita estremamente complicata contro una squadra ben allenata che lotta per non retrocedere. Dobvyk ha superato la doppia cifre superando molte difficoltà e dimostrando di poter essere il centravanti del presente e forse del futuro giallorosso.”
Oltre alle già salve Torino, Udinese e Genoa sembra che anche Cagliari e Verona siano sulla buona strada della permanenza in Serie A..
“Si il Cagliari ha vinto una buona partita contro una diretta concorrente tra le mura amiche e finalmente Davide Nicola potrebbe per una volta non aspettare l’ultimo minuto dell’ultima giornata per salvarsi. Discorso simile anche per il Verona che sembrava spacciato ad inizio stagione ma che anche per quest’anno vede la luce della salvezza sempre più vicina.
Date per ormai retrocesse Monza e Venezia l’ultimo posto a disposizione per rimanere nella massima serie se lo giocano Parma, Lecce ed Empoli. Una poltrona per tre.
(Foto DepositPhotos)