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Calvarese: “Giacomelli non sarà più arbitro. L’AIA rischia…”

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Arbitri Serie A
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L’AIA è molto spesso al centro di numerose contestazioni che, però, non riguardano necessariamente errori da campo o da Var, ma anche la materia dei rimborsi spese corrisposti agli arbitri. Su tale questione è intervenuto Gianpaolo Calvarese, ex direttore di gara con più di trecento match all’attivo, che collaborando con  la testata Calcio e Finanza ha fatto il seguente annuncio: “Giacomelli dal 27 ottobre non è più arbitro”. Ma come si è giunti a tale conclusione?

I fatti

Nell’estate del 2021 la FIGC e l’AIA di comune accordo ordinano la realizzazione di controlli incrociati circa l’esattezza dei rimborsi spese corrisposti agli arbitri, al termine si giunge alla decisione di sospendere Giacomelli e Massa. I due accettano la pena con patteggiamento, ma successivamente con decisione unanime vengono reintegrati.

Nel febbraio del 2022 però ulteriori controlli danno sempre il medesimo risultato: Giacomelli sospeso per ben quattordici mesi sempre per la questione rimborsi, la cifra contestata era pari a 70 euro. L’arbitro fa ricorso all’AIA, che riduce di un solo mese la sospensione con la commissione di appello. Tuttavia il direttore di gara di Trieste presenta un ulteriori ricorso, questa volta al CONI, che, nell’esercizio della sua funzione nomofilattica, può solo valutare la corretta applicazione delle norme e non entrare nel merito della decisione. In attesa della pronuncia dell’ultimo grado di giustizia sportiva, il signor Giacomelli viene dismesso per aver cumulato 12 mesi di sospensione.

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Il 29 luglio la Corte accoglie il ricorso dell’arbitro evidenziando una violazione del principio di proporzionalità, dunque obbliga l’AIA a riformulare il suo giudizio. Quest’ultima convoca nuovamente la commissione di disciplina che riduce la sospensione da tredici a undici mesi, i quali però sommati ai quarantasette dell’estate precedente fanno sì che Giacomelli superi i dodici mesi di squalifica. A seguito della pronuncia il fischietto della Sezione di Trieste propone nuovamente ricorso al CONI, che però sta volta non accoglie la richiesta di annullamento. Dunque per soli diciassette giorni di squalifica in più il ricorrente non potrà più arbitrare in Serie A.

Cosa rischia l’AIA?

Calvarese, sempre a Calcio e Finanza, ha raccontato che la faccenda non si chiude qui. Infatti l’AIA rischia una causa di circa un milione e mezzo di euro, poiché il signor Giacomelli potrebbe procedere a richiedere i pagamenti in sospeso e i potenziali guadagni futuri persi.

(Foto: LBDV)

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Dottore Magistrale in Giurisprudenza presso l'Università degli studi Suor Orsola Benincasa. Redattore LBDV, nonchè scrittore e conduttore di "BLITZ!" e "MATCH!" - i programmi in diretta social dedicati, rispettivamente, al calciomercato e alla stagione calcistica.

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