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Benevento – Mogavero (Mai Stati Lì): “Stagione compromessa anche dal caso Lapadula. Il prossimo mercato parte da Capellini”

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La stagione del Benevento si è chiusa poche settimane fa sul campo del Pisa con un sconfitta che ha sancito l’addio ai sogni di gloria giallorossi per questa stagione. L’addio minacciato del Presidente Vigorito, poi rientrato, ha tenuto impegnati tifosi e opinione pubblica per alcuni giorni ma adesso è tempo di programmare la prossima stagione di una serie B sempre più difficile e competitiva. Di tutto questo abbiamo parlato con Massimiliano Mogavero, uno  degli ideatori della trasmissione radiofonica e della pagina Facebook “Mai Stati Li” e firma del “Sannio Quotidiano”:

La stagione del Benevento si è chiusa con un’ eliminazione sul campo del Pisa nei playoff promozione. Quanta delusione è rimasta nell’ambiente sannita?

La delusione è stata tutto sommato relativa, figlia della stagione fatta di alti e bassi. Il Benevento non ha mai dato la sensazione che potesse essere una seria candidata alla Serie A. Certo la vittoria nel primo turno aveva riacceso una piccola speranza ma l’eliminazione contro il Pisa non ha sorpreso né deluso più di tanto i tifosi. Prova ne è, l’applauso degli oltre mille sostenitori sanniti giunti all’Arena Garibaldi a fine partita”.

Quanto ha influito la situazione Lapadula e le relative polemiche nel rendimento della squadra?

Ha influito tanto, soprattutto dal punto di vista tecnico. Lapadula stava trascinando il Benevento nella prima parte della stagione, facendo andare la squadra ben oltre i suoi limiti. Gli effetti di questa situazione si sono poi visti anche sul rapporto con i compagni di squadra che non hanno gradito la sua decisione di voler andar via a gennaio. La chiusura del contenzioso legale con la società sembrava aver risolto i problemi ma, a conti fatti, è rientrato in squadra solo a fine campionato. Per far capire a chi legge l’importanza di Lapadula basta fare un esempio: nella partita di campionato contro il Cittadella, girone di andata, Caserta decise di lasciarlo in panchina poiché da poco rientrato da una trasferta oceanica con la sua Nazionale (Perú ndr). Alla fine del primo tempo, con la gara ferma sull’1a1, l’allenatore lo fece entrare e il giocatore realizzo una tripletta che diede la vittoria ai giallorossi per 4a1. Ecco cosa ha perso la squadra nel girone di ritorno”.

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Anche la posizione dell’allenatore, Fabio Caserta, è stata più volte messa in discussione durante la stagione. Con quali prospettive si riparte nel prossimo campionato?

La piazza non ha mai legato pienamente con Caserta e i risultati non hanno di certo aiutato. La sconfitta nei playoff ha contribuito ad alimentare i dubbi. Lo stesso presidente Vigorito, nel corso della stagione, ha pensato più volte all’esonero ma su spinta del direttore sportivo Foggia e di un gruppo squadra schierato totalmente con il mister, è tornato sui suoi passi fino a riconfermarlo sulla panchina per il prossimo campionato. È chiaro che i risultati saranno decisivi per la continuazione del rapporto”.

A proposito del Presidente Vigorito. A fine campionato aveva annunciato, a sorpresa, di aver deciso di lasciare il Benevento in polemica con i tifosi. Cosa l’aveva portato al gesto e com’è la situazione attuale?

Il Presidente ha reagito di pancia a uno striscione dei tifosi che recitava “Oreste vattene via”. La polemica tra Vigorito e la tifoseria è andata avanti tutta la stagione, le presenze allo stadio, molto basse per la categoria, lo hanno molto deluso e non ha mancato di sottolinearlo. Dopo poche ore dal comunicato che annunciava la volontà di lasciare la presidenza, già una sorta di pentimento lo aveva pervaso. È nata l’idea di sfruttare la situazione a proprio vantaggio sia per migliorare i rapporti con la tifoseria sia per avere maggior forza con il sindaco Mastella nella diatriba per lo stadio”.

A proposito di questo, com’è la situazione dello stadio Vigorito e a che punto sono le trattivive tra Comune e Societa per il rinnovo della concessione dell’impianto?

La situazione è abbastanza complessa e parte dal 2017, anno in cui è scaduta la precedente convenzione decennale fatta dall’allora comune. Il canone annuo allora era di 20mila euro, una cifra esigua, con le spese straordinarie a carico del comune. In virtù di un accordo verbale tra le parti il Benevento calcio avrebbe provveduto anche alle spese straordinarie per consentire alla squadra di disputare le partite di Serie B e soprattutto Serie A nello stadio della città. Si è creato cosi un contenzioso tra comune e società per queste spese che ammonterebbero a circa 4 milioni e per delle utenze non pagate da parte di Vigorito. Adesso sarà un giudice a decidere sull’argomento per permettere cosi alle due parti di stipulare un nuovo accordo”.

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Che prospettive ci sono per il prossimo campionato? La serie B che verrà sembra una sorta di A2 con squadre blaosnate e attrezzate…”

“L’obiettivo è sempre quello del ritorno in serie A ma è chiaro che bisogna confrontarsi con piazze importanti per la cadetteria. Genoa, Cagliari ma anche Palermo e Bari sono realtà di un’altra dimensione rispetto al Benevento. La società ha parlato apertemete di “campionato dignitoso” come obiettivo per la prossima stagione ma il raggiungimento dei playoff rimane il target della società.

Che mercato sarà? Qual è la strategia?

Il primo colpo messo a segno, il difensore Capellini di scuola Juventus, fa capire come l’obiettivo della società sia rinforzarsi cercando di patrimonializzare. Il vero mercato inizierà più avanti quando alcune situazioni saranno più chiare. Lapadula e Moncini sembrano destinati a lasciare con Forte invece inamovibile. Nonostante invece la presenza di molti buoni elementi sugli esterni, Insigne, Improta, Farias e il rientrante Brignola, è proprio lì che il Benevento, secondo il mio parere, potrebbe fare un colpo per alzare qualitativamente la squadra. Il sogno di Pasquale Foggia resta Cambiaghi ma sul giocatore ci sono molte squadre importanti. Ma è quello il profilo di giocatori che interessa. Continueranno le sinergie sul mercato con le big del nostro calcio ma con la prospettiva di patrimonializzare cercando quindi di portare a casa acquisti a titolo definitivo o con un riscatto a suo favore”.

Secondo una nostra indiscrezione la nuova maglia del Benevento potrebbe essere a strisce oblique, quasi orizzontali. Cosa ne pensi di questo ritorno al passato che porterebbe a uno stravolgimento delle maglia classica già iniziata lo scorso anno?

Il riferimento al passato potrebbe mettere d’accordo tutti, in particolare perché quella del 13 giugno 1999 è una delle promozioni più sentite in città. La maglia dello scorso anno è stata molto divisiva, non tutti ne hanno apprezzato lo stile. Al contrario, se realmente la nuova divisa dovesse essere quella anticipata da voi, potrebbe esserci unanime consenso proprio perché legata a un campionato storico per il Benevento”.

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