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Juventus, Moggi: “Attaccare la Juve è un sport nazionale, sembra non si veda l’ora”

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Moggi
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Luciano Moggi è stato interpellato da Notizie.com per parlare dello scandalo sull’inchiesta plusvalenze che ha travolto la Juventus. L’ex dirigente bianconero, condannato per i fatti di Calciopoli, ha detto di sorridere amaramente a queste voci sulla società. Rivendica una disparità di trattamento per questi temi quando si parla del club della famiglia Agnelli, e quando invece si parla degli altri. Um atteggiamento che, secondo lui, era presente anche ai suoi tempi. Le sue dichiarazioni, riportate da Sportface:

”Un po’ sorrido, ma amaramente e non certo perché sta succedendo questa cosa anche perché ne so poco, ma solo perché attaccare la Juve ormai è un vero e proprio sport nazionale. Non c’è niente da fare, quando accadono cose incredibili ad altri si tende, non dico a sminuire, ma a fare attenzione ai toni, quando ci sono i bianconeri di mezzo, sembra quasi non si veda l’ora. Era cosi ai miei tempi, è così anche ora. Ho letto un po’ qua e là e non vorrei esprimere giudizi perché mi piace documentarmi e capire bene cosa è successo e cosa appuntano alla Juventus e ai suoi dirigenti. Non voglio fare come gli altri hanno fatto con me visto che, quando toccò a me, puntarono subito il dito nei miei confronti, dicendo cose riprovevoli che non stavano né in cielo né in terra”.

(Foto: Twitter Moggi)

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