Napoli
Affare Osimhen, nuovi sviluppi nell’indagine sulla maxi operazione tra Napoli e Lille
Secondo quanto riportato da La Repubblica, il trasferimento dell’attaccante nigeriano al club partenopeo nel 2020 sarebbe stato costruito su valutazioni “gonfiate” di alcuni giocatori, allo scopo di raggiungere la cifra nominale richiesta dal presidente del Lille, Gérard Lopez: 70 milioni di euro.
L’accordo definitivo tra Napoli e Lille viene formalizzato il 20 luglio 2020. Gli azzurri inseriscono nell’operazione tre giovani della Primavera — Palmieri, Manzi e Liguori — insieme al portiere Orestis Karnezis, già in rosa. La valutazione di quest’ultimo, inizialmente fissata a 15 milioni, viene progressivamente ribassata: prima a 10, poi 7 e infine 5 milioni di euro.
Ai tre giovani invece vengono attribuiti valori importanti: 4 milioni ciascuno per Liguori e Manzi, e 7 milioni per Palmieri. Tuttavia, secondo quanto emerso dalle indagini, nessuno di loro avrebbe mai avuto contatti diretti con i dirigenti del Lille né svolto visite mediche in Francia. Gli stessi calciatori, ascoltati dalla Guardia di Finanza, hanno confermato di non essersi mai recati oltralpe.
Dopo una sola stagione, i tre giocatori hanno risolto consensualmente il contratto con il Lille e sono poi finiti a giocare nelle serie minori italiane.
Per la Procura di Roma, che sta conducendo l’inchiesta con il supporto della Guardia di Finanza, il quadro è ormai evidente:
“La costruzione dei valori da parte del Napoli era finalizzata al raggiungimento del valore nominale di 70 milioni quale corrispettivo per Osimhen richiesto dal presidente del Lille.”
Un passaggio chiave che potrebbe avere pesanti conseguenze per la società azzurra e per chi ha gestito la trattativa. L’inchiesta prosegue per fare piena luce su uno dei trasferimenti più costosi — e controversi — della storia recente del calcio italiano.
(Foto: DepositPhotos)
