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TARGET – Milan, obiettivo Xhaka, il pupillo di Tare

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Xhaka
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Granit Xhaka è il nome che Igli Tare vuole consegnare ad Allegri per dare leadership e geometria al centrocampo del Milan. Dopo due stagioni ottime con il Bayer Leverkusen, il capitano della Svizzera è pronto per una nuova sfida. E il richiamo di San Siro è forte.

Chi è Granit Xhaka

Classe 1992, nato a Basilea da genitori kosovari-albanesi, è cresciuto nel vivaio del Basilea prima di esplodere al Borussia Mönchengladbach. Nel 2016 il trasferimento all’Arsenal per oltre 40 milioni di euro, dove ha vestito la fascia da capitano e collezionato 297 presenze. Con i Gunners ha vinto due FA Cup, ma anche vissuto momenti complessi, fino al ritorno in Germania nell’estate 2023.


Al Bayer Leverkusen di Xabi Alonso è stato il cervello della squadra: due sole gare saltate in due stagioni, regia pulita, leadership costante. E una Meisterschale conquistata da protagonista assoluto. Capitano della Svizzera, è a quota 124 presenze con la Nazionale, con cui ha disputato tre Mondiali e due Europei.

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Il Milan lo vuole, ma il Leverkusen resiste

Tare lo ha messo in cima alla lista, dopo averlo corteggiato quando era alla Lazio. Allegri ha dato il via libera. Lo svizzero ha aperto al trasferimento. I contatti sono stati avviati e il padre del giocatore ha confermato pubblicamente l’interesse rossonero, spiegando che “Granit sarebbe felice di andare al Milan, ma tutto dipenderà dal Bayer”.


Il club tedesco, però, non ha intenzione di svendere uno dei suoi punti cardine dello spogliatoio. Ha un contratto fino al 2028 e il ds Simon Rolfes lo considera imprescindibile. Tuttavia, davanti a un’offerta attorno ai 15 milioni, la trattativa potrebbe accendersi. La concorrenza non manca: il Galatasaray ha sondato il terreno, ma i rossoneri hanno una carta in più: la volontà del giocatore.

Cosa può dare al Milan

Xhaka è un regista di ordine e intensità. Mancino, preciso nei passaggi, abile nel gioco lungo e nella gestione delle transizioni. A Leverkusen è stato il metronomo che ha permesso a Xabi Alonso di costruire una squadra fluida, verticale, aggressiva.

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Nel sistema di Allegri, il 32enne sarebbe il vertice basso ideale in un centrocampo a cinque, capace di dare equilibrio e tempi giusti alla manovra. Con la sua esperienza internazionale, porterebbe carisma in uno spogliatoio con diversi giovani. E in un campionato fisico e tattico come la Serie A, la sua intelligenza e il senso della copertura diventerebbero un’arma in più.

(Foto: Depositphotos)

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