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ANCHE MENO – Le pagelle dell’Avellino

Avellino-Crotone: 2-1
Tutto è numero.
Si dice che questa scritta fosse incisa nella pietra sul portone principale della scuola di Pitagora, situata sulla collina che sovrasta Crotone.
La filosofia pitagorica identifica nel numero il principio di tutte le cose e giunge a questa conclusione dalla constatazione che tutti i fenomeni naturali si realizzano con una certa regolarità, secondo rapporti calcolabili che fanno pensare a una loro dipendenza da principi numerici insiti in essi.
E’ l’idea che il principio ultimo delle cose può essere trovato solopenetrando la struttura della realtà per trovarne le leggi razionali.
Ad Avellino quando si parla di calcio, l’unica legge razionale è la Legge del Partenio. E’ una regola sottile, non scritta. E’ sostanzialmente un’attitudine, un atteggiamento che viene tramandato per osmosi appena ti affezioni a quei maledetti gradoni.
La Legge del Partenio è un contratto tra squadra e pubblico che scatta in automatico in determinate partite. E’ una trascendenza ipnotica collettiva. Una fusione atomica di elementi che impone di non mollare mai. Neanche quando subisci un goal al 43’ del secondo tempo. E’ proprio lì che scatta la Legge del Partenio.
E’ un’onda energetica, tellurica, destabilizzante per gli avversari. Diventa un corpo unico, un unico respiro, un solo battito cardiaco che accompagna la palla fin dentro la rete all’ultimo minuto disponibile.
L’unione del branco è l’elemento imprescindibile alla sopravvivenza della specie. Il nostro archè riporta quest’equazione : 9²+3²= 90’
Le pagelle dell’Avellino
Iannarilli: E’ tornato il ruggito del leone. Mufasa è li sulla rupe dell’area piccola. All’interno di quel quadrato Anthony domina incontrastato. Questa volta si fa sentire. Blocca tutto quello che gli viene scagliato contro, impone la sua personalità, finanche in quelle situazioni che non sono proprio il suo forte, vedi le uscite. Sul goal nulla può. Voto 7.
Todisco: Gianmarco Todisco ovvero come spiegare a tutti che in questa squadra le riserve non esistono. Crossa, copre, spinge e affianca la manovra offensiva. Di gran lunga il migliore in campodell’Avellino. Indomabile. Voto 7,5.
Cagnano: Ti sei allenato come Ivan Drago prima di abbattere Apollo Creed sul suo ring. Sessioni multiple, miste, capacità aerobica, sedute per la potenza aerobica, forza, resistenza. La macchina è ferma da un po’ di tempo. Le oliature atletiche iniziano a far girare il motore. Il terzino old school esce fuori. Grinta e polmoni. E quando gli astri si allineano e fanno scendere dal cielo l’assist per il goal che ci fa volare secondi in classifica, t’illumini d’immenso. Voto 7.
Enrici: Elegante e moderno come un quadro di Modigliani. Voto 6,5.
Rigione: Pietro Vierchowod è uno dei difensori più temuti e rispettati nella storia del calcio italiano. Pochi sanno che “Lo Zar”era dotato anche di un innato istinto in fase offensiva. Iniziò come centravanti nelle giovanili di Romanese e Como. Ma, dopo un infortunio di un compagno, si spostò nella retroguardia del Como e non tornò mai più a giocare come attaccante. In tutta la sua carriera, che durò per 24 anni, dalla Serie D alla Serie A, Vierchowod segnò 58 gol in 873 presenze. Oggi Rigione haisegnato il classico goal “alla Vierchowod”. Sporco, di ginocchio, ma importante come uno fatto in rovesciata. Lo zar della serie C. Voto 6,5.
Palmiero: Il ghosting è un tipo di comportamento molto diffuso nell’ambito delle relazioni interpersonali. Con questo termine ci riferiamo al fenomeno della sparizione improvvisa di un amico o di un partner sentimentale dopo un periodo di frequentazione. Messaggi che rimangono senza risposta, telefonate a vuoto. Niente, silenzio totale. Luca lo so che questa settimana hai pensato che vuoi ghostare tutti. Hai bisogno di un po’ di vacanza, ma nessuno ti crede. Ti ridono pure in faccia quando glielo comunichi. Scendi in campo, inizi bene. Il piede è quello delle migliori giocate, ma l’acido lattico viene presto fuori fino a fartiannullare completamente. Luca spegni il cellulare e scappa. Corri , corri più forte che puoi. Molto più veloce di come hai fatto oggi. Voto 5.
Sounas: “Quann si martiell vatt’, quann si fierr statt’”. S’era capito da quel rigore solare che non ti ha dato che oggi non era giornata. Voto 5,5.
De Cristofaro: Quest’anno sei in stato di grazia. Quest’anno ad Avellino non ti ferma nessuno Rambo. “Avrei potuto ucciderli tutti, avrei potuto uccidere anche te. In città la legge sei tu, qui sono io! Lascia perdere; lasciami stare o scateno una guerra che neanche te la sogni!”. Imprescindibile. Voto 6,5.
Panico: Ruolo Cowboy. Letteralmente “ragazzo delle mucche“. Cura le mandrie nei ranch degli Stati Uniti d’America. La sua principale mansione è la conduzione del bestiame verso le zone di pascolo, in modo che gli animali giovani si stanchino. Panico ha la fisionomia del cow boy perfetto. E’ biondo, ha gli occhi azzurri e soprattutto ha l’attitudine nel far stancare i difensori, portandoli a spasso sul rettangolo di gioco. Tutto ciò nel calcio ha un perché. E’ la mediocrità nell’essere decisivi che mi fa urlare “Cambialoooo” dal 50’ di ogni partita. Voto 5,5.
Lescano: Mi sento come Fedez che canta “Bella Stronza” alla sua ex. In lacrime. In mondovisione. Voto 3.
Patierno: “Amore mio non devi stare in pena, questa vita è una catena, qualche volta fa un po’ male. Guarda come son tranquillo io, anche se attraverso il bosco, con l’aiuto del buon Dio, stando sempre attento al lupo. Attenti al lupo. Attenti al lupo. Living togheter. Living togheter”. Auuuuuuuuu .Voto 7.
I subentrati dell’Avellino
D’Ausilio: Work in progress. Il ragazzo sta tornando. Voto 6.
Palumbo: Croce e Delizia. 2 assist in 2 porte diverse in 10 minuti di gioco. Ti avrei picchiato abbracciandoti. Voto 6.
Rocca: Il soldato Rocca è ancora lì dietro le linee nemiche. Arriverà il giorno. Resisti. Voto 6.
Russo: E la luna bussò alle porte del buio “Fammi entrare?”, lui rispose di NO! Troppo poco tempo per brillare. Voto 6.
Cionek: Giusto il tempo di entrare e dire “Che mi guardi” all’attaccante avversario. E’ stato fortunato. S.V.
(Foto: Depositphotos)