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Australian Open – Sinner batte Shelton e vola in finale

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Sinner Tennis
Tempo di lettura: 2 minuti

Penultimo atto dell’Australian Open 2025 – Semifinale. L’avversario di Jannik è il temibile Ben Shelton.

Temibile per diverse ragioni: semifinalista slam la seconda volta consecutiva (e non è da molti), per la sua aggressività e fisicità, per aver già eliminato due italiani in questo percorso e per aver già battuto il nostro campione poco più di un anno fa.
Le statistiche dell’ATP dicono, inoltre, che lo statunitense eccelle nel fondamentale del servizio e nelle cifre che descrivono queste giocate è dietro soltanto al lanciamissili francese Perricard e ad Alexander Zverev.

Primo set

Il numero uno al mondo vince il sorteggio, sceglie, quasi a sorpresa, di servire ed inizia mettendo in campo soltanto una prima su cinque. Risultato: break immediato per l’americano.
I primi scambi mostrano un po’ di frenesia, soprattutto di Shelton, che commette molti errori non forzati.
La battuta dell’americano non è cosi efficace come raccontanto le statistiche ATP e va in difficoltà ad ogni suo turno di servizio.
Jannik riesce a riequilibrare il punteggio al quarto gioco, pare avviato a strappare ancora il servizio dell’avversario ed a chiudere agevolmente la prima manche.
Invece va in tilt nel momento peggiore: perde ancora il servizio all’undicesimo gioco mettendo il set nelle mani del servizio di Ben Shelton.
Il dodicesimo gioco è il primo momento cruciale della sfida ed è probabilmente la sintesi delle differenze tra i due giocatori.
Il servizio dell’americano non è neanche cosi male come ad inizio set, ma Jannik mette in campo le sue carte migliori: la risposta – diventa muro- e la capacità di giocare al meglio i punti sotto pressione.
Annulla due set point all’americano, realizza il break del sei pari, e vince agevolmente il tie-break successivo.

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Secondo set

Shelton è stordito.
Accusa il colpo ed il secondo set gli scivola via ripensando a quelle due palle precedentemente sciupate. Sinner trova una discreta percentuale di prime con un rating del 94% di punti con la prima ed il 6-2 è servito.

Terzo set

Si va alla terza manche con la sensazione che per lo stambecco di San Candido sarà una passeggiata. Ed invece il terzo set, almeno all’inizio, offre una partita molto più equilibrata ed un americano che toglie via le pressioni ed inizia a giocare in maniera più disinvolta. Gli scambi sono bellissimi e Ben insidia per due volte consecutive il servizio di Jannik che mostra ancora qualche fastidio fisico (crampi?).
Al quinto gioco la svolta decisiva della partita. Shelton prova ad andare in “all in” e gioca ogni palla al massimo, forse anche oltre le sue possibilità. Sinner resta tranquillo, conquista tre palle break con un missile a 168 chilometri orari e decide di chiuderla senza altri patemi, da vero campione.

Siamo in finale

Appuntamento a domenica mattina per la battaglia conclusiva in attesa che sia scritta un’altra pagina di storia di questo meraviglioso sport.
Forza Jannik.

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Articolo a cura di Carlo Barletta

(Foto: DepositPhotos)

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