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Angolo del tifoso

ANGOLO SPEZIA – Pasqua fiorentina

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Il calcio è molto più semplice di come spesso viene dipinto. Possesso palla, pressing, gegenpressing alla Jurgen Klopp, sovrapposizioni, costruzione dell’azione dal basso: tutti concetti validi ma nessun principio assoluto. A volte basta un rinvio lungo del portiere per l’attaccante per segnare. Un lancio dall’altra parte del campo “curvo” di Holly e Benji per segnare il goal decisivo. E’ proprio quello che è successo a Firenze. Dragowski rinvia lunghissimo su Nzola che resiste a Igor e infila Terracciano in uscita disperata. La viola di Italiano, reduce da nove vittorie consecutive tra campionato ed Europa, si ferma con un goal da difesa da serie minori, più che da serie A.

Il calcio in fondo è fatto di concretezza. A nulla servono le statistiche se non agli amanti dei numeri. Vero è che Dragowski compie la sua parata più difficile sul calcio di punizione di Biraghi, ma la Fiorentina non centra praticamente mai lo specchio. Un goal su autorete sfortunata di Wisniewski e un palo di Brekkalo. Queste in sintesi le vere azioni che finiranno negli highlights.  E poi, perché come ogni attimo fuggente che si rispetti, c’è sempre un poi o meglio un rimpianto, c’è l’occasione colossale di Shomurodov che in pieno recupero fallisce l’opportunità più clamorosa. Come trovare il gratta e vinci milionario e perdere il biglietto. Come trovarsi di fronte a Belen nuda e girarsi dall’altra parte. Cose capitano nel calcio. Ci saranno altre occasioni da capitalizzare caro Eldor. Nel frattempo le aquile ritornano a casa con un buon punto che riempie la classifica e fa passare una buona Pasqua a tutti.

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