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In campo con Garbo – L’analisi della 27ª giornata

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Daniele Garbo
Tempo di lettura: 5 minuti

Ventisettesima giornata archiviata di Serie A con il Napoli che sbanca Torino con uno splendido quattro a zero e certifica, qualora ce ne fosse bisogno, il suo dominio assoluto in questo campionato. I partenopei vedono il traguardo sempre più vicino ed iniziano a segnare di rosso alcune date che potrebbero essere decisive per la vittoria finale.

Derby infuocato tra Lazio e Roma, con i biancocelesti che vincono una partita ad altissima tensione. Di questo e di tanto altro abbiamo parlato con il nostro Direttore Editoriale Daniele Garbo nella settimanale rubrica “In campo con Garbo”.

Direttore, Il Napoli stravince a Torino e si porta a più diciannove. Questo vantaggio certifica il dominio partenopeo. Lo Scudetto è ormai scritto, ma quante possibilità ha la squadra di Spalletti di vincere la Champions League dopo il sorteggio di Nyon?

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“Il Napoli ha fatto una cavalcata impressionante. E chiaro che bisogna esaltare i meriti degli uomini di Spalletti che sono davvero tanti, ma bisogna mettere in mostra anche i demeriti delle inseguitrici su tutte l’Inter e il Milan. A parte questo, il Napoli gioca un calcio meraviglioso anche in Europa, dove ha dominato in lungo e in largo, ma chiaramente la Serie A non è la Champions League, cambiano motivazioni ed ambizioni. Ha avuto un pizzico di fortuna a capitare nella parte “facile” del tabellone, ma di facile onestamente ci vedo poco. Il Benfica gioca un calcio molto simile a quello del Napoli, e secondo me anche l’Inter non avrà vita facile. Credo che se gli azzurri passeranno il turno con il Benfica vedremo ancora spettacolo in campo. Sulle possibilità di vittoria non mi sbilancio, perché non bisogna dimenticare l’altra parte del tabellone dove ci sono squadre del calibro di Manchester City, Real Madrid e Bayern Monaco che sono abituate a vincere questo trofeo.”

 

Veniamo alle altre squadre di questa Serie A. La Juventus vince contro l’Inter e in attesa di sapere il suo destino si porta a soli sette punti dalla zona Champions League. I bianconeri possono ancora sperare?

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“Ovviamente si. Mancano undici partite, quindi trentatré punti a disposizione, hanno la rosa per crederci. Massimiliano Allegri, seppur offrendo un gioco ordinario rispetto allo straordinario del Napoli, è riuscito a resistere alla tempesta di inizio stagione e alla penalizzazione di quindici punti. Se gli verranno ridati i punti tolti sono secondi e non è poco visto il disastroso avvio di stagione. Il tecnico inoltre ha avuto il grande merito di lanciare calciatori giovani ed italiani, mi riferisco a Miretti e Fagioli che non avrebbero mai giocato in nessuna big del nostro calcio, basti pensare che in Udinese Milan gli italiani in campo erano due.”

Derby di fuoco tra Lazio e Roma, salito agli onori delle cronache più per il post partita che per i gesti tecnici dei calciatori. I biancocelesti l’hanno spuntata in una partita dai toni agonistici folli. Ma le chiedo, è possibile che si assistano ancora a certe scenate in campo e soprattutto fuori?

“Questo tipo di partite mi ricorda molto i derby degli anni Settanta, ottanta dove più al calcio i calciatori pensavano di giocare a calci. Siamo tornati a quell’epoca li, perché mentre Sarri ha mantenuto la sua identità di allenatore che predilige il gioco e il palleggio, Josè Mourinho ha preparato la partita per annullare l’avversario, sul piano nervoso e agonistico. Il portoghese aveva già adottato questa tattica nella partita di andata contro il Napoli, ma non ha funzionato e anche contro i biancocelesti la sua strategia non è andata bene, tanto che Ibanez non ha resistito alla pressione ed è stato espulso a metà del primo tempo. In merito alle polemiche che sono successe fuori dal campo, purtroppo ci lamentiamo dei tifosi che fanno continuamente atti vandalici, non ultimi i tedeschi a Napoli, ma dovremmo guardare anche a personaggi che dovrebbero dare l’esempio e invece in questo modo esaltano un clima di ostilità e violenza sia verbale che fisica.”

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Piccola parentesi sulla Nazionale. Roberto Mancini non ha particolarmente esaltato il cammino delle squadre italiane in Europa in quanto ci sono sempre meno calciatori italiani che giocano nei nostri club migliori. Ma come mai secondo lei negli anni Novanta avevamo giocatori da Pallone d’oro e oggi non abbiamo un centravanti che fa gol?

“Ma il problema sono i settori giovanili. Nessuno ha il coraggio di mandare in campo calciatori giovani perché si guarda solo al risultato. Il problema nasce dalle scuole calcio sin da piccoli i bambini entrano in un sistema corrotto, da agenti, osservatori ed è quindi più facile per le società andare a prendere degli stranieri. Ha ragione Mancini a dire che la rinascita è delle squadre italiane e non del calcio italiano. Prima avevamo Baggio, Totti, Cannavaro, Maldini, tutti giocatori che avrebbero giocato a mani basse in tutti i club del Mondo. Il campionato italiano era il più importante negli anni Novanta, avevamo gente come Maradona, Zico, Platini. Il sistema era in mano a gente con valori tecnici ed umani, e soprattutto nelle squadre gli italiani la facevano da padrone. In questa situazione l’unica speranza per il nostro calcio sono i giovani.”

Chiudiamo con una panoramica sul centro classifica e sulla salvezza. Fiorentina e Sassuolo sognano un posto europeo, mentre nelle zone basse della classifica il Verona perde ancora e manca l’occasione di accorciare sullo Spezia. E tutto già definito?

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“Di definito secondo me c’è solo la retrocessione della Cremonese e della Sampdoria, che pur vincendo contro il Verona non ha cambiato le sue sorti, anzi ha soltanto contribuito a peggiorare la situazione di classifica degli scaligeri, che però possono ancora sognare di agganciare lo Spezia. La Fiorentina ha ritrovato equilibrio e soprattutto i gol di un centravanti come Cabral che sta giustificando la spesa fatta lo scorso gennaio per portarlo in Italia. Il Sassuolo dopo un momento di appannamento ha ritrovato il suo capitano ed un ottimo Lurientè, che se continua cosi può regalare ai propri tifosi un traguardo inaspettato.”

(Foto LBDV)

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