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In campo con Garbo – L’analisi della 24ª giornata

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Daniele Garbo
Tempo di lettura: 5 minuti

La ventiquattresima giornata di Serie A ha confermato ancora una volta il Napoli in cima alla classifica. Complice il clamoroso tonfo esterno dell’Inter in casa del Bologna, i partenopei volano portano il loro vantaggio a diciotto punti in classifica. La Roma perde in casa della Cremonese, mentre il Milan si impone per tre a zero nello spareggio Champions contro l’Atalanta.

Questi e altri temi nell’appuntamento settimanale con la nostra rubrica “In campo con Garbo” dove tramite le parole del nostro Direttore editoriale Daniele Garbo, abbiamo analizzato la giornata di campionato appena conclusa.

Direttore, partiamo subito con il Napoli che ormai ha aumentato ulteriormente il suo vantaggio e comincia a contare le giornate che lo separano dallo Scudetto. Secondo lei quando chiuderà la pratica?

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“Bisogna dire che diciotto lunghezze tra la prima e la seconda in classifica già al mese di febbraio è qualcosa che a ricordo non mi pare sia mai successa in Italia. Questo certifica la straordinaria annata della squadra di Luciano Spalletti, che anche in Europa ci ha fatto vedere di cosa è capace dominando sul piano del gioco in casa dell’Eintrach che poco più di un anno fa vinceva l’Europa League, e che quest’anno è sesto in Bundesliga. Credo che il discorso Scudetto possa essere chiuso già ad aprile, vista anche l’inconsistenza degli avversari. L’Inter con la sconfitta di Bologna ha alzato definitivamente bandiera bianca, ed ha certificato una spaventosa discontinuità di risultati.”

L’Inter perde clamorosamente a Bologna dicendo definitivamente addio al Napoli. La qualificazione in Champions League è a rischio?

“Come già detto nelle scorse settimane la lotta per i piazzamenti in Champions League è agguerrita.  Ci sono cinque squadre per tre posti. Sinceramente non mi aspettavo che il Milan potesse riprendersi e su questo è d’obbligo fare i complimenti alla dirigenza e ai calciatori rossoneri. Quanto all’Inter ho sempre pensato che avessero la rosa più forte di tutte, e che quello che ha fatto il Napoli quest’anno avrebbero dovuto farlo loro. Hanno trovato sulla propria strada una squadra che fa un altro campionato rispetto alle altre, ma hanno anche dimostrato che contro le piccole non sono in grado di mantenere alta la concentrazione e di avere poca fame di vittoria, basti vedere la sconfitta contro il Bologna e il pareggio di Marassi contro la Sampdoria. L’Atalanta è più staccata, perché è in una fase calante della sua stagione ma presumo che presto tornerà e darà battaglia fino all’ultimo minuto del campionato.”

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Capitolo Roma: Clamorosa sconfitta contro la Cremonese, ma a tenere banco è la rabbia di Josè Mourinho che dopo la sua espulsione ha sparato a zero sul quarto uomo Marco Serra, reo di averlo offeso in malo modo. Cosa dovrebbero pensare gli amanti di questo sport davanti a episodi del genere?

“La mia esperienza da bordocampista mi dice che nonostante molte partite venissero vissute con grande trasporto emotivo da parte delle panchine delle squadre in campo, gli allenatori e gli staff hanno sempre avuto grande rispetto per gli ufficiali di gara. Le parole che avrebbe detto Serra, qualora fossero vere, devono essere contestualizzate temporalmente. E chiaro che se una frase tipo “vattene via” viene detta prima dell’espulsione ha un peso, se detta dopo ne ha un altro. Ora a prescindere dalle polemiche scatenate da Mourinho, che verranno poi chiarite dai delegati della Figc presenti in campo, credo che la questione trascurata da tutti sia la gravità della sconfitta della Roma.”

Ecco Direttore, in merito a questa clamorosa sconfitta della Roma, le chiedo se possa essere determinante ai fini della corsa Champions League.

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“Nessuno si aspettava che la Roma subisse una simile sconfitta, soprattutto perché la Cremonese in ventitre giornate non aveva mai vinto. La squadra giallorossa, piuttosto che seguire le polemiche da furbo comunicatore del suo allenatore, penso debba chiedersi come mai si sia resa protagonista di una prestazione così sottotono contro l’ultima in classifica. Ovviamente la sconfitta pesa, ma c’è ancora tempo per correre ai ripari.”

La Juventus vince contro il Torino e si porta a dieci punti dalla zona Champions League. Massimiliano Allegri ci crede, è un’impresa impossibile?

“Secondo me no. Ci sono ancora ben quarantadue punti a disposizione dei bianconeri e la squadra ha ricominciato a macinare punti. Tra campionato ed Europa League nell’ultimo mese hanno fatto ben sei vittorie consecutive e credo che le squadre davanti facciano bene a guardarsi le spalle. Allegri ha un ottimo organico a sua disposizione e l’ha dimostrato ieri sera. Bisogna considerare che Chiesa è stato appena recuperato e sappiamo quanto possa essere importante il suo apporto, e soprattutto hanno recuperato Pogba che è quel centrocampista che mancava. Sicuramente porterà quella fisicità e quella tecnica che consentiranno alla Juventus di poter credere alla qualificazione all’Europa che conta.”

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Il Bologna appare lanciatissimo ed è in piena zona Conference League a pari punti con la Juventus. Secondo lei può dire la sua per l’unico posto a disposizione per la qualificazione a questo torneo?

“Nonostante il grande lavoro fatto da Thiago Motta, credo che ci siano squadre più attrezzate di loro. Il tecnico ex Spezia ha avuto il merito di ravvivare un ambiente che aveva attraversato la particolare situazione legata alla malattia di Mihajlovic, recuperando calciatori come Orsolini e sopperendo al lungo infortunio di Arnautovic, ma credo che ci siano squadre più attrezzate nelle zone alte della classifica per la qualificazione in Europa League e in Conference League.”

Domenica ci sarà lo spareggio salvezza tra Spezia e Verona. In caso di vittoria dello Spezia gli scaligeri potrebbero dire addio alle residue speranze di salvezza?

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“Come già detto ci sono ancora tanti punti in palio, ma considerando l’andamento delle squadre di coda credo che se lo Spezia dovesse vincere metterebbe una seria ipoteca sulla salvezza. Sei punti sarebbero davvero tanti da recuperare e dubito che i liguri dopo l’arrivo di Semplici, che è un ottimo tecnico, possano cadere così tanto spesso da permettere al Verona di recuperare. Credo che a parte questa partita i giochi per la lotta salvezza siano fatti con la Sampdoria sempre più tristemente ultima, e con la Cremonese che seppur ha vinto contro la Roma resta sempre la principale indiziata  per la retrocessione in Serie B.”

(Foto LBDV)

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