FISCHIO D’INIZIO SALERNITANA – Pazienza e sudore

Un anno fa la Salernitana di Iervolino, Sabatini e Nicola stava organizzandosi per confezionare l’impresa del secolo. Ma, a differenza di oggi, lo faceva sospinta e sorretta da un popolo mai piegato dalle mortificazioni e follemente incurante delle difficoltà. Oggi, quello stesso popolo appare svuotato nel corpo e nello spirito. Gli strascichi emotivi della trionfale cavalcata dello scorso anno sono ben evidenti. Del resto, chi sa cosa significhi la più impattante delle sofferenze si augura di non incontrarla mai più. O almeno non subito.

Di errori, dentro e fuori dal campo, ne sono stati commessi a iosa. Elencarli e ribadirli sarebbe un esercizio stupido, ma soprattutto controproducente. Per i processi e le sentenze di cassazione passano ancora quindici partite. Quindici gare in cui la “banda Sousa” dovrà fare tutto il possibile per non dilapidare un patrimonio inestimabile chiamato Serie A. Nel frattempo, sarebbe ora che tutte le componenti remassero, per una volta e per davvero, verso un’unica direzione: quella dell’equilibrio e del buon senso. Il tempo del “Dividi et Impera” e dei “Guelfi e Ghibellini”, scientificamente provocato da fantasiosi personaggi, è finalmente terminato. E’ bene che tutti, indistintamente, si ricordino di essere figli della stessa madre: la Salernitana. Ché è l’unica cosa che conta.

All’Arechi è atteso un Monza consapevole e sbarazzino dell’ex Raffaele Palladino. Con una settimana in più di allenamento, nella testa e nelle gambe dei calciatori, Paulo Sousa spera di invertire il pericoloso trend già a partire da oggi. Ci riuscirà o meno, l’importante è mantenere la calma e continuare a lavorare e a sudare. Gli uomini e i mezzi per salvarsi, ci sono tutti. Basta soltanto crederci.

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