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Angolo del tifoso

ANGOLO SPEZIA – Sconfitta immeritata

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Tempo di lettura: 3 minuti

Sconfitta immeritata

Non mancò l’impegno ma solo la fortuna. Mai sconfitta fu più immeritata, per quanto fatto e per quello non fatto dai tuoi avversari. Una palla che entra, un’altra che esce. Cartellini gialli, falli tattici a volte sanzionati, altre volte no. Il portiere avversario che diventa il migliore dei suoi. E alla fine ti ritrovi con un pugno di mosche in mano e un altro nello stomaco. Del resto, se qualcuno non se ne fosse ancora accorto, questa è la serie A dove al primo errore ti ritrovi sotto.

Terracciano – Yashin

Eppure – perché c’e sempre un “eppure” in ogni partita sfortunata – lo Spezia era partito bene. Gyasi per ben due volte ha l’occasione per segnare, ma in entrambe le circostanze Terracciano sembra Yashin e le para. Vai sotto su corner segnato da quello che tutti sanno essere il più pericoloso di testa. E niente. Milenkovic la butta dentro dopo aver fatto finta di essere uno che passala di lì per caso.

Nzola il riequilibratore

Riprendi il tuo straccio e il secchio pieno d’acqua e ti metti di buzzo buono a pulire il ponte sporco di sale. Sbuffi, imprechi, corri, lotti, salti su ogni pallone come una rana nello stagno. Terracciano ne salva un’altra.  E tu che smoccoli tutti i santi del calendario andata e ritorno. Alla fine, dai e dai il goal del pareggio, vivaddio, arriva. Nzola la butta dentro. Mai rete fu più giusta. La viola aveva anche preso un palo, ma solo quello. Niente gioco, niente di niente. Nel secondo tempo partita spaccata. Aggressività a quintali. Lo Spezia non ci sta a farsi domare. Ribatte ogni azione e ogni tentativo anche se la Fiorentina non ne azzecca una che sia una. Strelec fa compiere un altro, l’ennesimo miracolo di giornata, al portiere Terracciano. Sembra il segnale di qualcosa che sarebbe potuto essere e che non sarà. Lo Spezia però la vuole, la brama e la cerca questa dannata vittoria. Aggressività in ogni zona del campo che paga con l’ espulsione di Nikolaou su intervento del Var. Cartellino rosso che rianima la Viola.

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Ultimo minuto

Ultimo minuto pieno di contraddizioni. Lo Spezia attacca. Amian serve male Strelec sul limite dell’area viola e da lì parte il contropiede della beffa finale. Dragowki era pure riuscito ad emulare il dirimpettaio fiorentino, ma il tap in di Cabral ammutolisce le voci e le menti. Risultato bugiardo, falso come una banconota da tre euro. E’ già sera. Nessuno dei tifosi ha voglia di parlare. Non serve, Tutti sanno quello che pensano gli altri. Gli occhi di uno, sono gli occhi tutti. Adesso si fa dura. Maledettamente dura. Difficile accettare quando si perde giocando male. Ma, siccome c’è anche un ma, la squadra comunque ha dimostrato di esserci, di saper lottare e di voler vincere. Ed è questo quello che conta. Arriveranno anche i punti immeritati e allora saremo tutti più contenti. Il calcio toglie, il calcio dà. Bisogna avere pazienza.

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