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Angolo del tifoso

ANGOLO NAPOLI – Kvara-sveglia

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Lazio – Napoli era – alla vigilia – la più difficile partita dall’inizio del campionato 2022-2023. Per come i padroni di casa l’avevano caricata, per il fatto che all’Olimpico è già caduta l’Inter e poi, soprattutto, perché coi due pareggi contro Fiorentina e Lecce un po’ di dubbi erano affiorati.

Inizio-shock a causa del gol di Zaccagni, ma anche del pressing asfissiante in fase di non possesso dei giocatori di Sarri, capaci di rimanere assai corti e stretti senza lasciare spazi per le giocate in profondità dei centrocampisti azzurri.

Dopo aver regalato i primi venti minuti agli avversari, però, il Napoli ha aumentato la presenza nella metà campo avversaria, senza tuttavia creare pericoli alla difesa laziale fino alla mezz’ora, quando Kvaratskhelia è riuscito ad arrivare per la prima volta a tu per tu col portiere biancoceleste e ad avviare un cambio di velocità che ha portato, prima della fine del primo tempo, una grandissima azione personale con tiro sul palo del fenomenale georgiano e poi il pareggio di testa del centrale coreano.

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Tutt’altra musica nella ripresa, con un quarto d’ora iniziale da vedere e far rivedere nelle scuole-calcio alla voce “dominio assoluto e gioco attacco contro difesa”, con la tattica che ha fatto un po’ spazio alla tecnica e l’undici di Spalletti in totale controllo del match fino al meritato vantaggio firmato dall’uomo-copertina delle prime cinque giornate.

E’ devastante Kvicha Kvaratskhelia, che decide – da un certo punto in poi – di cambiare verso alla partita, di suonare la sveglia ai compagni e portarla dalla sua parte.

Decisivi anche gli spunti di Politano (unico in Italia per alcune giocate capaci di generare dal nulla superiorità numerica) e Anguissa, che insieme a Lobotka appare al momento inamovibile al centro del rettangolo verde.
Man mano è poi entrato in partita anche Osimhen (dalla cui crescita passano le reali ambizioni del Napoli di quest’anno), fondamentale nel tenere palla e far salire la squadra negli ultimi venti minuti.

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Il Napoli ribalta una partita iniziata assai male, lo fa nel migliore dei modi e dà l’idea di non perdere mai la testa, conservando lucidità e fiducia nei propri mezzi, oltre che nello schema-partita come immaginato e preparato dal mister.

Undici punti in cinque partite non sono la partenza migliore possibile, ma valgono per una notte almeno un primato in condominio.

Niente male per una squadra che poco più di un mese fa sembrava destinata a soffrire, navigare a vista e galleggiare con difficoltà.

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