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Sampdoria, Lanna annuncia: “Ci saranno altri colpi”

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Sampdoria
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Il presidente della Sampdoria, Marco Lanna, ha parlato alla stampa nella conferenza odierna. Di seguito, quanto riportato da TMW:

Inizia Lanna
“Volevo fare il punto della situazione visto che sono passati ormai sette mesi dall’insediamento mio. Volevo fare il bilancio di quanto fatto, che stiamo facendo e che faremo. Ci sono tante cose di cui vorrei parlarvi a nome di tutto il CdA. Vorrei ricordare che questo è stato un CdA creato un po’ in emergenza, per senso di responsabilità e con lo scopo di fronteggiare una situazione sportiva e finanziaria complessa. Arrivavamo da due anni di Covid, in quegli anni abbiamo avuto una riduzione degli introiti intorno ai 50-60 milioni di trading player e fra i 10-15 milioni di ricavi. Dovevamo compiere delle azioni che portassero la continuità per concludere la stagione nel migliore dei modi. Abbiamo compreso che il bilancio 2021 si sarebbe concluso con la perdita di poco più di 20 milioni. Da lì abbiamo dovuto mettere in atto una serie di azioni per trovare questa finanza da trovare non fino al 30 giugno ma durante l’anno perché le scadenze erano molto prima. Gli obiettivi che avevamo era il mantenimento della categoria e la sostenibilità finanziaria con l’iscrizione al campionato. Tutto ciò per preservare il valore della società e permettere poi al trustee di portare avanti il processo di vendita. Abbiamo condiviso delle azioni per ottenere questi risultati come la riduzione dei costi operativi o alcune partenze anticipate come Caprari. I risultati della prima squadra, nel frattempo, non hanno aiutato questo processo e ha portato all’esonero di D’Aversa, a cui va il ringraziamento per il lavoro svolto, e abbiamo cercato di intervenire sul mercato per rinforzare la squadra senza indebitarci ulteriormente e il risultato è stato buono sia dal punto di vista finanziario sia dal punto di vista dei giocatori. Siamo riusciti a ridurre il monte ingaggi di un milione portando a casa giocatori come Rincon, Sensi, Conti o Sabiri. Nel mentre ci siamo attivati per dare al trustee per dare tutti i documenti necessari per creare questa data room, una radiografia societaria per dare a chi è interessato all’acquisto della Sampdoria tutti i dati”.

Un pensiero personale sulla cessione.
“Questo è un mio parere personale, intorno a questa cessione – voi fate il vostro lavoro ed è giusto scriviate quello che scoprite – tutta questa mediaticità che c’è intorno ai vari soggetti mi preoccupa. Ovvero che in tutto ciò la Sampdoria venga danneggiata e qualche soggetto si allontanasse. E’ solo un mio pensiero, lascio a voi la sensibilità di scrivere le cose giuste senza andare agli eccessi”.

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Il presidente poi si sofferma sui tifosi.
“Quando sono tornato volevo che la Sampdoria tornasse al centro della città e dei tifosi e diciamo che, nonostante ci siano state concomitanze come il Covid, arrivare a Samp-Cagliari a circa 3000 spettatori ho capito che c’era qualcosa che non funzionava. Da lì è venuta l’idea del sondaggio e ringrazio chi ha partecipato. C’è stato un lavoro mirato e certosino, non dico porta a porta, ma veramente c’è stato un richiamo ai valori che hanno accompagnato la Sampdoria. Io ho avuto la fortuna che quei valori che mi hanno insegnato sono stati una costante nel tempo. Nonostante queste difficoltà, la prima squadra si è salvata, con la sofferenza che c’è stata. La sera prima della gara con la Fiorentina ci sono stati momenti drammatici e di grande sofferenza”.

Chiosa anche sui vari settori blucerchiati.
“E’ stato un anno dove dormire è stato complesso ma la salvezza è arrivata, la Primavera ha raggiunto i playoff – e ringraziamo mister Tufano e Giovanni Invernizzi – le Women si sono salvate con cinque giornate d’anticipato e grazie al lavoro di mister Cincotta e Palmieri. Volevo fra anche una piccola chiosa sul movimento femminile: credo sia un movimento che in Italia crescerà. Ho visto la finale degli Europei con 80mila spettatori a Wembley e un Clasico fra Real e Barcellona con 90mila spettatori. In Italia siamo ancora indietro ma stiamo crescendo. Non dimentico il Futsal che anche loro hanno fatto un grande campionato, non sono saliti in A1 perdendo la finalissima in un sistema un po’ complicato di playoff”.

L’iscrizione al campionato.
“In tutto questo c’era un ostacolo come l’iscrizione dal campionato: grazie a tutte le azioni messe in atto precedentemente dal CdA, siamo riusciti a iscriverci al campionato, ad ottenere la licenza UEFA ad aprile. Io la faccio semplice ma è stato un lavoro duro, la FIGC a marzo ha cambiato le regole del gioco mettendo l’indice di liquidità e nonostante questo abbiamo raggiunto uno degli obiettivi che ci eravamo posti ad inizio mandato. Senza aiuto di terzi o del socio. E’ stata un’azione condivisa da tutto il CdA partita da gennaio a giugno con questa conclusione positiva. Al 30 giugno potevamo dire che il nostro mandato poteva dirsi concluso con la cessione del club, cosa che non c’è stata. Con tanto senso di responsabilità, con il mercato davanti, abbiamo voluto continuare a lavorare per il bene della Sampdoria prendendoci anche dei rischi. Perché stiamo continuando a navigare su un mare pieno di mine. Stiamo veramente cercando di fare tutto il possibile affinché la Sampdoria possa andare avanti e che questa cessione possa andare a termine”.

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Un accenno anche agli abbonamenti.
“Siamo a più di 14mila abbonamenti sottoscritti. Grazie ai tifosi per la fiducia, spero che altri possano farli. Quest’anno vorremmo anche premiare chi ci ha dato fiducia, stiamo studiando una serie di vantaggi che potranno usufruire gli abbonati. Avevo detto che chi si abbonava avrebbe avuto qualcosa in più e questo lo stiamo portando avanti. Qualcosa abbiamo già in mente. Sono iniziative esperienziali, emozionali, altre molto divertenti”.

Il mercato.
“Inizialmente si è pensato a sfoltire la rosa. Abbiamo rischiato al ritiro di essere in tanti. Nessuna delle uscite sono state obbligate, ma una scelta condivisa fra noi e il suo entourage. Nessun giocatore è stato cacciato o costretto ad andar via. Gli acquisti sono stati fatti per alzare il livello della squadra: in questo contesto rientra Djuricic e Villar, che a gennaio avrei voluto fosse qui. Il mercato è ancora aperto e la Sampdoria non si ferma qua. Chiedo un po’ di pazienza e a tutti quanti. Sono delle operazioni che vorremmo fare ma alcune necessitano di un po’ di tempo. E’ vero che il campionato inizia presto e questo ci ha complicato i piani. Il mercato è ancora lungo, le operazione non sono finite qua. Coglieremo le occasioni, tutto ciò sarà funzionale per alzare il livello della squadra”.

Il brand.
“Abbiamo portato il brand Sampdoria fuori dai confini nazionali, proporci come una sorta di hub anche commerciale. La partenza è stata di portare a conoscenza anche nei mercati esteri la nostra maglia e i nostri valori per incrementare la presenza dei tifosi all’estero. Abbiamo cercato da fare una sorta di ambasciatori dei nostri colori. La prima visita è stata New York con Panconi a margine della riunione di Lega. In occasione della gara col Besiktas, Marco Ansaldo ha organizzato una giornata densa di impegni che ci ha visto parlare con aziende”.

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(Foto: LBDV)

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