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Salernitana, il problema di un attacco che non c’è più

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Salernitana
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Appena un mese fa, il 22 maggio, la Salernitana centrava la grande impresa, con la sconfitta più indolore della sua storia.

Un caso strano, considerando che il passivo è pesante, 4-0 Udinese all’Arechi, ma il sanguinoso passo falso del Cagliari in laguna cancella ogni preoccupazione.

Poco più di un mese dopo, l’attacco della Salernitana, che così tanto ha contribuito al coronamento dell’impresa, si è già disgregato.

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I tre che più di tutti hanno brillato lì davanti, Bonazzoli, Djuric e Verdi, sono già lontani da Salerno.

Milan Djuric

La notizia più recente è indubbiamente quella legata a Milan Djuric, che non rinnoverà il contratto, come da lui stesso annunciato sui suoi profili social, e sembra destinato al Verona.

Djuric è un tipo di giocatore che difficilmente trovi in Serie A, che ha concesso un certo grado di unicità ai granata, permettendo di eludere la pressione con un lancio o, in un momento disperato, di metterla in mezzo, sperando nella fiammata.

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Era l’unica certezza nell’attacco della Salernitana, quello che, se in condizione, c’era sempre, senza alcun dubbio.

Ma non solo fisicità e statura, anche gol, gol importanti che hanno portato punti fondamentali: Sassuolo, Genoa, Fiorentina, Verona, Milan…

Ma il suo addio, più che sul piano del gioco, fa male a livello emotivo: arrivato nel 2018 dalla Championship, tra lo scetticismo generale, è passato un po’ attraverso tutto.

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Dal playout con il Venezia, in cui ha siglato pure una rete, alla fantastica promozione in A fino alla salvezza della scorsa stagione.

Accanto a lui si alternavano i due più piccoli, Federico Bonazzoli e Simone Verdi, la cui permanenza non è impossibile ma è in realtà molto improbabile.

Federico Bonazzoli

L’ex Inter è stato di certo il più fondamentale nell’attacco granata, laureandosi capocannoniere della squadra con dieci reti in campionato.

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Arrivato a inizio stagione, si è presentato con una doppietta alla Reggina in Coppa Italia e poi con un gol a Bologna.

Giocate, qualità e reti fondamentali come nel match decisivo col Venezia o nel pari contro un Empoli che aveva letteralmente abbassato la saracinesca con Vicario.

Il giocatore adesso piace a molti club di Serie A, ma non è così inverosimile la possibilità che la Sampdoria decida di tenerselo, per allungare il reparto.

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Simone Verdi

Poi c’è Simone Verdi, uno dei giocatori con più qualità dell’attacco della Salernitana, arrivato a gennaio dal Torino.

Prima di Salerno, Verdi era un giocatore in totale parabola discendente, partita dall’avventura poco proficua a Napoli e culminata in un’anonima esperienza a Torino.

Ma l’impatto all’Arechi è straordinario, due magie in un quarto d’ora che infiammano lo stadio.

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E l’ex Bologna non si ferma, che sia schierato sulla trequarti, come nella breve parentesi con Colantuono, oppure attaccante con Nicola, il suo lo fa sempre.

Oltre a quella doppietta, con la maglia della Salernitana trova altre tre reti, che da sole portano sette punti.

Ma ciò che più è servito, nella seconda parte di stagione, è la forza che Verdi, ma non solo lui, ha avuto di caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti di paura.

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La rete al Venezia è uno di quei momenti, che possono cambiare un’intera stagione come in realtà è accaduto.

Diego Perotti

Un grande nome per l’attacco della Salernitana era Diego Perotti, acquistato anche lui a gennaio, con grandi speranze.

Queste speranze, però, si sono rivelate come un nulla di fatto, zero reti e zero assist, con in aggiunta il rigore sbagliato a Empoli, un match point fallito che poteva costare carissimo.

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Lys Mousset

L’ultimo addio, forse quello più indolore, è quello di Lys Mousset, arrivato con grandi aspettative dallo Sheffield ma frenato, fin troppo spesso, da problemi fisici.

Unica nota positiva nella sua avventura in granata è l’assist contro il Bologna, troppo poco per convincere tifoseria e società.

Le permanenze

Le uniche due permanenze saranno Franck Ribéry, il cui valore di immagine e come uomo spogliatoio non si discute, e Mikael, la giovane promessa che fino ad ora deve ancora mostrate tutta la sua qualità.

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Senza dubbio Morgan de Sanctis sarà già al lavoro per trovare sostituti adeguati, se non più validi di chi non c’è più, ma rimane che, dell’attacco capace di un vero e proprio miracolo sportivo, a Salerno, al momento, non è rimasto quasi nessuno.

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