I nostri Social

Napoli

Tre cose su Napoli-Fiorentina

Pubblicato

il

tre cose su
Tempo di lettura: 4 minuti

L’erba del vicino è sempre la più verde. Quando si perde, evidentemente, c’è qualcosa che è andato storto. Ma mai come in questo caso le statistiche riescono a dare un quadro abbastanza chiaro di quanto sta succedendo al Napoli. Contro la Fiorentina è arrivata la quinta sconfitta interna della stagione (delle sei totali). E contro i viola gli uomini di Spalletti hanno subito gol per la settima partita consecutiva: adesso l’ultimo clean sheet è quello di Venezia-Napoli e risale ormai al 6 febbraio. Dunque anche la fase difensiva non è più una certezza, come non lo è ormai da mesi il conforto delle «mura amiche». Va detta però una cosa, ed in questo ha ragione Spalletti quando dice che ogni partita ha una storia a sé: le colpe della sconfitta di ieri non sono della difesa, o solo della difesa intesa come reparto. I tre gol nascono tutti da evidenti errori individuali con la linea difensiva lasciata costantemente scoperta dal centrocampo. Sia Fabian Ruiz che Zielinski giocano una delle loro peggiori partite della stagione e la scelta di tenere il polacco in campo nel secondo tempo non paga. Manca Anguissa e si vede, ma dopo le ultime prestazioni di Zielinski fa strano vedere Mertens ed Elmas partire dalla panchina. A Spalletti, poi, va male anche con le sostituzioni. Se Mertens – ma si è capito che il belga in questo finale di campionato è la più grande garanzia per questo Napoli – quando entra cambia di colpo la partita segnando subito e rimettendo gli azzurri in corsa, è invece drammatica la prestazione di Lozano chiamato a sostituire Politano. Il messicano è il peggiore in campo assieme al polacco. Avrebbe anche l’occasione per cambiare la storia della sua partita e di quella del Napoli, ma riesce a sbagliare l’assist più facile con Mertens – ancora lui – lanciato a rete.

Pillole di ottimismo. Dries Ciro Mertens, papà di Ciro Romeo Mertnes ieri per la prima volta allo stadio, è protagonista ancora una volta per 90 minuti. Nel primo tempo da allenatore aggiunto. Nel secondo tempo marcando dopo 13 minuti il tabellino e poi dannandosi l’anima. Va anche vicino al secondo gol quando colpisce alto di testa con Osimhen che gli copre la visuale della palla. E sceglie ottimamente il tempo per lanciarsi a rete dettando il passaggio a Lozano che però, come ricordato, sbaglia clamorosamente l’assistenza. Non è però Mertens l’unica nota positiva del match. Parliamo ad esempio di Osimhen. Il nigeriano si presenta in campo in precarie condizioni fisiche. Contro Igor non tocca una palla, eppure, nella peggiore partita dell’anno riesce a sfornare l’assist per il pareggio di Mertens ed il gol del 2-3 finale. Un gol, tra l’altro, bellissimo e di pura potenza. Nonostante le precarie condizioni fisiche. Poi, c’è Lobotka. Ancora lui. Il migliore a centrocampo. E una menzione va spesa anche per Insigne che gioca una partita di grande determinazione e coraggio macchiata però da poca concretezza. Mertens, Osimhen, Lobotka e Insigne. Il Napoli adesso deve ripartire da loro.

La situazione. «Non abbiamo altra scelta se non quella di provare a fare più punti possibili». Tanto semplice quanto corretta l’analisi di Spalletti. Arrivata, tra l’altro, prima del pareggio del Milan a Torino. Ed allora. Di partite adesso ne mancano solo sei. E tre saranno fuori casa (sorriso). Vincerle tutte e sperare che le altre (tre) non facciano altrettanto è l’unico modo per poter arrivare al titolo. Però, prima del titolo, serve una riflessione da quasi-fine stagione. Il Napoli all’inizio del campionato non era certo la favorita, come non poteva esserlo il Milan. Altre rose ed altri obiettivi quelli di Juve e Inter. Quindi essere lì, a giocarsela fino a quando la matematica non dirà che lo scudetto è perso, è una soddisfazione da godersi fino all’ultimo secondo. Anche perché il calendario ha voluto che la volta finale del Napoli iniziasse con un triplo impegno da capogiro: Atalanta, Fiorentina e Roma. Se il Napoli dovesse uscire da queste tre partite ancora in corsa…ci sarà qualche ora, ancora, di godimento assicurato.

Pubblicità

FacebookFacebookYoutubeTwitterTwitch

Pubblicità

in evidenza