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ANGOLO SALERNITANA – Don’t look up

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Le luci a SanSiro la maschera l’avevano pur svelata: l’ultima chance, per vero, non si nega a nessuno.
A chi sminuisce la figura dell’allenatore si mostri la Salernitana: è completamente pervasa dell’anima di Nicola. Le cui scelte iniziali sono manifesto programmatico: meglio il ciuccio vivo del professore morto. Se le regole hanno eccezioni, temo Veseli sia la nostra.
Consigli regala a Bonazzoli un gol devo dire meritato, ché l’approccio dei Granata è giusto, giustissimo.
Se il Sassuolo gioca, tuttavia, non c’è proprio partita. Quello di Scamacca è copincolla del gol di Arnautovic, ed è grave. Pure il presunto capolavoro di Traore mi pare confezionato in una difesa di burro.
La Salernitana insomma vorrebbe, vorrebbe un sacco: è che proprio non può.
Ci pensa Giacomino, alla ripresa: ché tra le compagini c’è ben più che un uomo di differenza ma alla lunga pesa.
La verità, scientifica quasi, è lì che pende sulle nostre teste: ci rifiutiamo solo di guardarla. La zuccata di Djuric, insostituibile baluardo, lascia viva l’illusione.
Non è poco: su quelle ali vola l’animo dell’innamorato.

 

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