I nostri Social

Approfondimenti

ZONA CESARINI – Il “pur vigile” Panetti

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 3 minuti

Porto Recanati, salotto sul mare ai piedi del Conero. Il 13 luglio del 29 ivi nasce Luciano Panetti, uno dei più grandi portieri della Roma.

Tifosissimo del Bologna, inizia tra i dilettanti nel suo paese, continuando a fare il muratore, cosa che lo “segnerà” nel fisico. Dopo un salto dallo Jesina al Modena, viene notato dall’allenatore della Roma, l’ex stella ungherese Sarosi, e si trasferisce nel ’55 ai giallorossi per la cifra  monstre di 33 milioni di lire.

Questo non mina le sue origini popolari, infatti il primo anno dividerà un appartamento in pensione con Da Costa, usando il filobus per andare ad allenarsi.

Pubblicità

Il “Puma” conquista subito i tifosi, col suo fisico gigantesco e la sua temerarietà nelle uscite, quando spazzava (letteralmente) l’area di rigore dagli avversari.

Emblema della carriera di “Santo” Panetti è la foto dell’ aprile del 56: il nostro in porta con vicino al palo un secchio di ghiaccio. Poco prima il portiere si era scontrato con l’attaccante gigliato Giuseppe Virgili, fratturandosi il malleolo.

All’epoca non c’erano sostituzioni e con una iniezione rimane in porta e ad ogni pausa, metteva il piede nel ghiaccio. “Nello spogliatoio mi dovettero tagliare lo scarpino e non vi dico in che condizioni era il piede…ma feci una grande partita”

Pubblicità

Vero e proprio idolo giallorosso, molto “attuale” anche nelle dichiarazioni: “Ho sempre avuto un gran colpo di reni , una molla. A Roma stavo benissimo, anche se non eravamo amati. Ovunque andavamo ce l’avevano a morte con Roma. Anche gli arbitri ci hanno fatto certe mascalzonate…”

Alla Roma conquista la Nazionale anche se solo come riserva, chiuso da Ghezzi e Buffon.

Dopo aver vinto nel 58 il Premio Combi come miglior portiere, si vedrà prendere il posto dalla sua riserva, Cudicini, preferitogli dal neo allenatore Foni. Farà in tempo a contribuire alla conquista della Coppa delle Fiere con 4 presenze, per venire ceduto al Torino  poche settimane prima della finale col Birmingham.

Pubblicità

Spentosi il 26 Dicembre del 2016 l’immortale portiere, oltre ai ricordi e le immagini, divenne tale nel 1959, quando Vittorio Gassman lo cita in uno dei più storici monologhi della commedia italiana ne L’Audace Colpo dei soliti ignoti di Nanni Loy…

 

Pubblicità

Follow us!

FacebookFacebookYoutubeTwitterTwitch

in evidenza