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Angolo del tifoso

ANGOLO NAPOLI – Napule è… una partita storta

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Cocente, amara, pesante ed inaspettata.

Il potere degli aggettivi è quello di qualificare, con una parola, un sostantivo, qualunque esso sia. Non c’è mai una descrizione giusta per una sconfitta, soprattutto quando arriva a causa di un gol preso casualmente ed involontariamente in un match dove la poca brillantezza complessiva si è spenta su un palo (di Petagna) ed una traversa (di Elmas), ma ancor prima sulla bandiera bianca di Zielinski e la poca reattività di Mertens.

Ha certamente provato il Napoli di Luciano Spalletti a macinare gioco ed a sopperire alle numerose assenze, specie iniziali, ma i numerosi tiri verso la porta, anche se sommati, non equivalgono ad una segnatura, che sarebbe bastata a portar via contro il bell’Empoli di quest’anno almeno un punto.

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Ne sarebbero serviti, in ogni caso, tre, specie in una fase del campionato in cui le prestazioni cominciano a stratificare una classifica che dà l’idea che quanto di straordinario fatto sino a fine ottobre permetta, dopo 45 giorni in cui si è vinto solo in casa con la Lazio, quantomeno di rimanere al quarto posto.

In più momenti la squadra ha chiuso l’Empoli nella propria area di rigore, ma non ha trovato l’episodio giusto per dare una direzione precisa ad una partita che è sembrata, in realtà, “storta” sin dall’inizio.

Il Napoli ha – di fatto – sperperato quanto di buono aveva fatto nelle prime undici partite, facendosi raggiungere e superare da tre top club che non danno alcuna impressione di voler mollare ed alla vigilia di una partita col Milan che adesso è da temere assai più di quanto accadeva un mese fa.

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Le ultime apparizioni in campionato del Napoli, ancora orfano (chissà fino a quando) di Osimhen, Koulibaly e Fabian Ruiz denotano alcuni difetti di personalità e leggerezze che solo un osservatore distratto può etichettare come “sfortuna”. Non hanno avuto certamente buona sorte gli azzurri nel perdere una partita che potevano tranquillamente pareggiare, ma obbligatorio sarà, da adesso in poi, concentrarsi sui prossimi importanti impegni.

Nel tardo pomeriggio freddo di metà dicembre, che ha visto il Napoli sconfitto in casa per la seconda volta consecutiva a distanza di pochi giorni, l’unica nota positiva è rappresentata dalla vivacità di Adam Ounas, unico calciatore in campo a dare davvero l’impressione di poter cambiare ritmo al match in ogni istante, e dal ritorno in campo di Anguissa.

Lo 0-1 rimediato con l’Empoli non pregiudica gli obiettivi di stagione e può andare in archivio come “giornata-no”, a patto – però – che si ritrovi presto il filo di Arianna e si esca da un labirinto che, ormai da troppe settimane, ha portato solo infortuni, punti persi per strada, gol subiti e lo sgretolarsi di tante certezze.

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