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FISCHIO D’INIZIO MILAN – Torna a casa Kessie

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Nel corso della settima giornata di campionato il Milan, reduce dalla sconfitta in Champions, sfiderà un’Atalanta in netta ripresa.

Dopo la triste serata di Coppa, che ha visto i rossoneri ostaggi di un pessimo arbitraggio, toccherà a Di Bello il delicato compito di restituire credibilità alla categoria. La direzione di gara sarà coadiuvata da Abisso in sala Var.

Gli avversari

L’Atalanta, allenata dal solito Gasperini, è apparsa finora una squadra in continua crescita e alla ricerca della condizione ottimale. Ciò non deve assolutamente far sottovalutare la forza dei bergamaschi, che rimangono una delle compagini più temibili del nostro campionato. Per la gara odierna il tecnico dovrà valutare le condizioni dei soliti Hateboer, Demiral e Toloi, a cui si è aggiunto Gosens, che sarà assente per un lungo periodo. Muriel, pur essendo tornato ad allenarsi in gruppo, partirà sicuramente dalla panchina. L’Atalanta per la sfida odierna scenderà in campo con un 3-4-2-1 costituito da Musso; Lovato, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, de Roon, Freuler, Maehle; Malinovskyi, Pessina; Zapata.

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Le scelte di Pioli

I tifosi rossoneri dovranno ancora pazientare e sperare di vedere quanto prima la formazione titolare. Pioli, infatti, dovrà ancora rinunciare alla punta di ruolo. Con Ibrahimovic fermo ai box e Giroud non in condizione ottimale, sarà affidato a Rebic il compito di terminale offensivo. Buone notizie invece nel reparto difensivo, dove tornano in organico – e molto probabilmente titolari – sia Calabria che Kjaer. Il tecnico, per un mese circa, dovrà fare a meno di Florenzi, operato in settimana a Roma per un problema al menisco. Da segnalare l’entrata in gruppo di Messias, finalmente pronto, dopo più di un mese di programma differenziato per il recupero della preparazione atletica.

Dati questi presupposti, i rossoneri dovrebbero scendere in campo con Maignan in porta; Calabria, Kjaer, Tomori e Theo Hernandez in difesa; Tonali e Kessie in mediana; Saelemaekers, Brahim Diaz e Rafael Leao sulla trequarti; Rebic come unica punta.

Riflessioni dal campo

Parafrasando una nota serie tv, il ritorno di Kessie ai suoi normali standard è ciò che tutti si auspicano. Il calciatore Ivoriano, irriconoscibile in questo campionato, si è messo in mostra solo in occasione della richiesta di un rinnovo contrattuale a 7 milioni di euro netti, estendibili ad 8.5 con i bonus. Pur riconoscendo l’indiscutibile valore del giocatore, non appare ammissibile il suo comportamento. Gli stipendi richiesti, prima di essere elargiti a top player, vengono riconosciuti a professionisti. Il comportamento mostrato da inizio campionato non è compatibile con chi ha deciso di fare del calcio il proprio lavoro. Tralasciando il rigore sbagliato con la Lazio e l’espulsione contro l’Atletico Madrid, è l’atteggiamento in partita ciò che maggiormente infastidisce. Lo si vede passeggiare in campo quasi spaesato, senza quel mordente che ha caratterizzato l’intero gioco del Milan delle ultime stagioni. Che decida di rinnovare o meno, un calciatore a certi livelli ha l’obbligo morale e contrattuale di lottare fino all’ultimo minuto della sua esperienza, poi… “chi vivrà vedrà”.

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