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PSG: Donnarumma e i pensieri per un Navas di troppo

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Tempo di lettura: 3 minuti

Quello di Gianluigi Donnarumma sembrerebbe prende sempre più le pieghe di un esilio forzato di dannunziana memoria. Al PSG dei grandi campioni, l’elisir del talento pagato a fior di milioni, l’odore di casa sembra sempre più lontano, a causa di una titolarità che manca e di un feeling che ancora deve decollare. Proprio lì, nell’habitat naturale fatto quasi su misura per uno come lui.

Il numero uno della Nazionale, eletto miglior giocatore degli Europei e protagonista della vittoria degli azzurri di Mancini, si ritrova invece con un grattacapo di non poco conto tra le mani. Un imprevisto non in calendario che rischia di mettere Gigio in una condizione di penombra nemmeno presa potenzialmente in considerazione. E c’è chi già parla di fallimento e di gestione poco ottimale del suo agente, Mino Raiola, che nei giorni scorsi ha parlato di Juventus con toni quasi di rammarico.

Pensieri che pervadono la mente del portiere di Castellammare di Stabia, che per adesso aspetta e osserva dalla panchina il suo compagno di squadra Keylor Navas, estremo difensore di qualità elevata ma non fino al punto di giustificare il caso che sta prendendo largo al Parco dei Principi. Donnarumma ne è il più inaspettato protagonista e, al di là di presunti complici incensati tra la Francia e l’Italia, la situazione rischia di diventare poco sostenibile.

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UNA NAVAS IN TEMPESTA

Le presenze dell’ex Milan al Paris sono ferme a due, entrambe in Ligue 1, e Pochettino continua a ribadire che al PSG non ci sono prime donne. Discorso allitterato a un altro grande deluso di questo primo scampolo di stagione: niente proprio di che Lionel Messi, protagonista di una mancata stretta di mano al tecnico ex Tottenham. Ancora presto forse parlare di uno spogliatoio già a pezzi, ma i timori che possano innescarsi pericolosi effetti collaterali di un’overdose di talento iniziano a serpeggiare in maniera più frequente.

Pensieri che si sovrappongono ai riflessi in riflessione di Gigio, chiamato al salto di qualità: lui in estate ha risposto presente, dopo un Europeo da protagonista e un futuro luminoso soltanto da scrivere, salutando il Milan che lo ha svezzato e lo ha fatto grande. Pochettino invece mette in attesa, con riserva di riparlarne in tempi non chiaramente espressi. Ecco che le preoccupazioni di Donnarumma si mescolano con la paura di non potersi prendere una scena di cui lui è il legittimo proprietario. 

E ADESSO?

Premesso nuovamente che la frattura non è insanabile e che il tutto possa far parte semplicemente di un processo di ambientamento più lungo del previsto, arrivano però i primi interrogativi. Il PSG era la scelta giusta, al momento giusto? Il tempo è la banca della verità e bisognerà attendere gli sviluppi per capire la natura del problema. Ma il malcontento è d’attualità, rendendo inevitabili i primi rumors.

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Molteplici fonti parlano di una Juventus sempre più alla finestra, che forse non ha colto il momento nei mesi scorsi e sempre più convinta da uno Szczesny versione horror nelle prime giornate. Una soluzione non plausibile a stretto giro e che non è la panacea di tutti i mali, anche perché è inverosimile pensare ad un Donnarumma secondo portiere. Pur sempre al PSG, ma pur sempre riserva. La svolta è attesa, sperata. Ma non scontata: pensiero che non fa dormire sogni tranquilli a Donnarumma.

(Foto: profilo Twitter ufficiale UEFA)

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