I nostri Social

Napoli

Napoli, Spalletti su Anguissa: “Era ciò che mancava in rosa”

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 3 minuti

L’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha rilasciato una breve intervista postpartita ai microfoni di Dazn, per analizzare la gara vinta per 4-0 contro la Sampdoria di Roberto D’Aversa. Queste le dichiarazioni del tecnico di Certaldo raccolte da TMW:

“Sorrido per la sua disponibilità al lavoro e a stare col gruppo. Oggi abbiamo fatto un buon risultato, però nel primo tempo abbiamo trovato una Sampdoria che ci ha reso la vita difficile. Nel primo tempo la miglior qualità è stata quella di soffrire dietro le loro giocate. Sono stati bravi in questo e in qualche finalizzazione, dov’è stato bravo Ospina o la difesa ha dovuto arrangiarsi in qualche modo”.

Sulla palla in verticale per Osimhen che ha fatto male alla Sampdoria.
“La Sampdoria è stata molto brava nel primo tempo, si è buttata addosso subito. Poi quando le squadre fanno così qualsiasi pallata dietro la linea di metà campo diventa una situazione importante perché Osimhen va forte. Questa può essere una giocata che bisogna saper riconoscere. Le palle buttate nel vuoto di prima sono difficilmente leggibili dalla difesa avversaria. Questo uno contro uno che loro hanno fatto bene nel primo tempo rende difficile far valere la tecnica che noi abbiamo. L’abbiamo direzionata su delle giocate individuali. Poi dopo il vantaggio il secondo tempo non è stata una gara dura”.

Pubblicità

Siparietto con Tiribocchi, presente in studio.
“Non bisogna mai accettare le sfide di forza col Tir, io scappavo quando lui voleva farle. Lui mi ha dato una mano importante quell’anno lì, è stato un ragazzo splendido e un grandissimo calciatore”.

Su Anguissa.
“La partita è una scatola che va riempita di cose. Noi abbiamo alcune qualità ma ci manca qualcosa e lui ha capito subito cosa ci mancava, quindi spende molto di più delle sue energie per fare questo. Nel secondo tempo abbiamo fatto due mezzali e un trequartista perché loro ci svuotavano il centrocampo col possesso e siamo andati molto meglio. Con due mediani che giocano a piede invertito per andare a calciare tatticamente gli siamo stati più addosso”.

Cosa si prova ad essere il condottiero di questo Napoli?
“Godiamo di questo impossibile affetto, di questo coinvolgimento sentimentale che c’è da parte di questa città per questi colori. Ma bisogna continuare a lavorare con tranquillità perché negli ultimi anni la media Champions è di 85-87 punti, ce ne mancano ancora 72. E’ chiaro che per fare tutti questi punti bisogna andare a vincere su dei campi difficili”.

Pubblicità

(Foto: twitter ufficiale Napoli)

 Follow us!

FacebookFacebookYoutubeTwitterTwitch

Pubblicità

in evidenza