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A(F)FONDO – FIGC in Gondo…la

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FIGC in Gondo…la

Sulla questione Salernitana, la cessione, il trust, abbiamo ampiamente scritto.
Sulla tendenza della FIGC a posticipare ed eludere i problemi, anziché risolverli, anche.
FIGC in Gondo…la, e i problemi restano a terra.
Tutti i nodi però, si sa, hanno quella brutta abitudine di venire al pettine.

Operazione Gondo

L’ivoriano Cedric Gondo è stato uno dei protagonisti, in quota Lazio, della promozione granata.
Tornato alla Lazio per fine prestito, non avrebbe potuto firmare con la Salernitana, essendo le operazioni tra le due società vietate, in attesa della definitiva cessione del club campano.
Accade, tuttavia, che pochi giorni or sono l’attaccante si svincoli dalla Lazio di Lotito, e che subito dopo la Salernitana faccia richiesta di tesseramento alla Federazione, come confermato dal DS Fabiani.
L’operazione desta evidenti dubbi ma sul piano formale sembra inattaccabile, non essendoci alcun passaggio diretto tra le società.
La Lega ha, tuttavia, sospeso il tesseramento ed inviato gli atti alla FIGC, la quale ha, a sua volta, girato il tutto alla Procura Federale, come riportato dall’ANSA alcuni giorni fa, per valutare la eventuale presenza di irregolarità.
La FIGC fa, insomma, quel che fa di solito: prende tempo.

Regolarità apparente

Sotto un profilo squisitamente giuridico e formale non sembrano esservi dubbi.
L’autorizzazione a tempo della FIGC alla iscrizione della Salernitana in Serie A si regge, interamente, sulla ipotetica indipendenza tra Lazio e Salernitana.
Questa indipendenza passa anche da un divieto assoluto di realizzare operazioni di mercato tra le due società fino a quando il trust sia ancora in piedi e non si sia perfezionata la cessione ad un terzo proprietario.
Ebbene, nel caso di specie non vi è alcun passaggio diretto tra le società.
La prescrizione è rispettata, e per tacciare il tesseramento di irregolarità dovrebbe solo provarsi la ideazione di una operazione elusiva, con accordi precedenti allo svincolo del giocatore.
Che possano emergere evidenze del genere appare, ovviamente, ipotesi remotissima.

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Indispensabile una soluzione

Ma la forma è, spesso, anche sostanza, e la vicenda conferma quanto sia indispensabile porre urgentemente fine alla pericolosa situazione creatasi.
Ai moltissimi dubbi sulla regolarità di un campionato cui partecipa una squadra con una proprietà a tempo, e contemporaneamente la proprietà “sospesa”, se ne aggiungono ogni giorno di nuovi.
E non potrà che continuare così, fino alla definitiva cessione, ovvero al 31 dicembre 2021, salva l’unica breve proroga prevista per il caso di operazione di cessione in corso alla scadenza.
La FIGC, la Lega ed il sistema calcio italiano tutto si giocano gli ultimi barlumi di credibilità residua.
Ulteriori scappatoie coprirebbero definitivamente di ridicolo tutti gli attori della vicenda.

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