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Napoli, Spalletti è un uragano azzurro

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Tempo di lettura: 3 minuti

L’incontro in piazza Madonna della Pace ha i contorni dell’uragano che si abbatte benefico sul Napoli, da Dimaro arriva una ventata robusta di ottimismo e buoni propositi che avvince Napoli e ribalta lo stato d’animo di una piazza depressa.

Luciano Spalletti da Certaldo è il nuovo motore del Napoli: il tecnico dispensa ottimismo e invita al sostegno, consapevole che quella che sta per iniziare dovrà essere una stagione di vittorie.

Uomini forti, destini forti

“Siccome sono ottimista e fortunato dico uomini forti, destini forti.  Poi ci si aggiunge non c’è altra strada se no faremo una vita da comparse senza essere mai titolari del nostro percorso”, parole e musica targate Luciano.

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C’è un’unica strada, dunque, non saranno tollerati passi falsi, da un lato il tecnico non ha paura a mettersi pressione da solo, dall’altro è consapevole che serviranno calciatori forti, in tutto.

Servono giocatori forti

Vorrei avere giocatori più duri possibili. Se si riesce ad avere una visione comune con giocatori forti, si ottengono risultati. Più forza e qualità abbiamo e più risultati faremo“.

Non ha paura Spalletti a chiedere giocatori forti a De Laurentiis, sa che qualcosa dovrà arrivare dal mercato ma sa anche che questa è una rosa forte, che lui terrebbe intatta il più possibile: “Trovatemi un posto per incatenarmi e io mi incateno per non lasciare andare Koulibaly” e poi “Io su Insigne ci conto, il presidente troverà il modo”.

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Una maniera sobria ma perentoria per blindare i suoi punti di forza, per chiedere al club di non privarsi dei suoi campioni.

Elmas e la consacrazione

Dovrà essere la stagione della consacrazione per un campioncino come Elmas, che ha tante qualità ma ancora non ha trovato il suo centro di gravità permanente:

Riesce a stare bene in più ruoli, lui codifica le indicazioni e le porta a casa. Non è sempre un bene il saper far tutto, forse si basa un po’ troppo sulla sua corsa e resistenza e andando in giro per il campo perde un po’ di vista la qualità. Ma quando uno non ha questa forza e volontà diventa difficile, non nel suo caso. Lo vedo bene, ci darà una grossa mano. Il suo ruolo potrebbe essere da centrocampista, perché sa fare un po’ tutto ed è connesso alla palla. Per fare una partita da top calciatore bastano due passaggi illuminanti. Per fare una partita da campione ci vogliono 90′ vicino alla squadra e al pallone, e lui in questo è un campione”.

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Il rilancio del Napoli passerà per il rilancio di tanti singoli, così come dall’organizzazione della fase difensiva, su cui l’allenatore sta lavorando tanto. L’impressione che questa serata in Trentino lascia è, però, positiva e lascia ben sperare per il futuro.

Basta con Napoli-Verona

“La dobbiamo farla finita con questa partita col Verona. Abbiamo già dato come rabbia e delusione. Le partite passano per poi non ripassare più.”

Sarò con te e tu non devi mollare“, canta Luciano, canta sempre, Napoli ora vuole godere.

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(FOTO: lebombedivlad.it)

 

 

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Produttore Esecutivo in Mediaset per contenuti di informazione (hardnews e softnews), telegiornali e talk tv prime-time. Ho ideato il progetto LBDV e fondato la testata giornalistica. Sono amante del dubbio, socratico per formazione e mi piace guardare al di là delle apparenze tutto, le persone e la vita.

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