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Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – Comunque speravo de Mourinho prima

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Si chiude il sipario su questa tragicomica stagione giallorossa, in un anno che si prospettava “di transizione” e si è trasformato in rovina, soprattutto in virtù di un’andata di tutto rispetto. Il crollo inaccettabile del girone di ritorno, che comunque ha coinvolto altre squadre, è una macchia pesante sul giudizio del buon Fonseca, ma la lavagna dei buoni e cattivi in altra occasione.

Si affronta l’ottimo Spezia del promettente Italiano, a salvezza raggiunta, con l’obiettivo di giocarsi la nuova Conference League, trofeo schifato dai tifosi che, ebbri evidentemente delle troppe coppe in bacheca, fanno gli schizzinosi (un plauso al papà di Scamacca che per dignità ha deturpato l’offensivo bonsai in teca, se mi passate la triste ironia). Basterebbe uno scialbo pareggio, eppure…

Pronti via e tutti i bei discorsi sul “ci impegneremo” e su “quanto desideriamo andare in Conference” vanno a farsi benedire. Per i poveri tifosi romanisti, preoccupati che la Lazio facesse  il Curling a Sassuolo, arriva l’ennesima delusione: un gruppo assente, zerbinato a una squadra sulla carta minore (molto sulla carta).

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Il vantaggio di Verde (anche basta!) arriva al 6’…ancor più grave arriva alla quarta occasione nitida. Solito assedio da girone di ritorno con Fuzato che fa gli straordinari su errori senza testa dei giallorossi. Il raddoppio di Pobega in finale di tempo è regalo vero rispetto alle occasioni create dagli spezzini, col solo El Shaarawy ad impensierire Rafael.

La seconda frazione parte con l’egiziano, l’unico vivo finora, che accorcia subito su assist di Pedro. Roma più viva e baricentro alzato, anche se i liguri non stanno a guardare. Entra Dzeko al posto del fantasma di Mayoral ed anche Pastore che ci prova, servendo alcuni assist anche pregevoli, giusto rimarcarlo.

Al minuto 85 Dzeko serve di testa Mhkytarian che pareggia, l’importantissimo gol Conference, visto che il Sassuolo vince 2 a 0 coi cugini. Check al VAR ma gol buono. Lo Spezia non ci sta e vuol vincere, la Roma prova a gestire, ma finisce qua.

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La qualificazione non cancella la vergognosa prova da febbraio ad oggi  e il prossimo allenatore dovrebbe radere al suolo Trigoria col napalm per cancellare i batteri di tale mediocrità mentale. Eppure si spera che qualcosa si possa salvare e che gli interpreti che rimarranno siano meglio di ciò che hanno dimostrato.

Da qualche settimana, nonostante lo schifo a cui i tifosi hanno assistito, qualcosa nell’aria è cambiata a colorare questo MOUro di tristezza. Giocatori e tifosi (che però non sono stipendiati) hanno finito il campionato senza intenzioni, senza verve (almeno un singulto di onore al derby, ma è poca cosa davvero).

Nonostante tutto nell’aria c’e’ odor di caramelle alla MOU, di un bicchiere di VerMOUth bevuto al tramonto. MOUlto farà il mercato, MOUlto farà la mentalità, soprattutto MOUlto farà il solito inguaribile ottimismo dei tifosi giallorossi…perchè davvero stavolta…

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BASTA

 

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