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AL DIAVOLO I VOTI – Milan-Cagliari

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Nel corso della trentasettesima giornata di campionato, ad un passo dall’obiettivo UCL, il Milan sfida un Cagliari oramai salvo. La gara di questa sera vede contrapporsi ai rossoneri una squadra che ha deluso le aspettative. In virtù della campagna acquisti gestita la scorsa estate, infatti, il Cagliari non avrebbe dovuto lottare per la salvezza.

L’arbitro designato è Davide Massa.

Nel corso dei primi 45 minuti il Milan appare contratto. Le giocate mancano della solita fluidità e la tensione all’interno del rettangolo di gioco è palpabile. La partita si conclude con il risultato di 0-0. La strada per il ritorno in Champions si complica improvvisamente a fronte della qualità del gioco espresso questa sera.

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MILAN

Donnarumma, voto 7: ottimo intervento d’istinto sul primo tiro in porta del Cagliari. Si conferma un portiere formidabile fermando un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Kjaer, voto 6: riesce a porre quasi sempre rimedio alle lacune dei suoi compagni di squadra. I suoi interventi sono sempre decisivi.

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Calabria, voto 5.5: fatica a trovare il fondo per servire i compagni con cross utili alla causa. Rimedia un cartellino giallo che obbliga l’allenatore ad una sostituzione anticipata (Dal 62’st Dalot 6: Entra bene in campo. Tra i più propositivi nel corso del secondo tempo).

Tomori, voto 6: Poco impegnato in fase difensiva, aiuta i compagni nella fase di impostazione, partendo spesso palla al piede dalle retrovie.

Hernandez, voto 6.5: Le poche occasioni create provengono quasi sempre dalla sua fascia e da sue azioni. Nelle poche occasioni concesse di ripartenza palla al piede mette in difficoltà gli avversari.

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Bennacer, voto 6: Buona partita soprattutto in fase di interdizione. Prova con molta fatica a districarsi nel foltissimo centrocampo Cagliaritano (Dal 62’st Meitè, s.v.).

Kessie, voto 5.5: Prestazione in calo rispetto ai suoi standard soprattutto per la scarsa presenza all’interno delle azioni rossonere. La sua prestazione risente fortemente di un collettivo non all’altezza della serata.

Saelemaekers, voto 5.5: Sembra accusare il peso della partita e della posta in palio. Molti errori, soprattutto tecnici, nel corso della frazione di gioco disputata. La necessità di aumentare il peso offensivo costringe Pioli alla sua sostituzione (dal 45’st Leao, voto 5: Scivola continuamente in campo dando sempre quella sensazione di disinteresse alla causa).

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Calhanoglu, voto 5: Troppi errori, soprattutto in momenti chiave delle azioni offensive rossonere. In tutte le azioni è mancata la lucidità per fare la giocata. Un giocatore dotato delle sue qualità balistiche non può provare la conclusione solo sporadicamente (Dal minuto 88’st Mandzukic s.v.). 

Diaz, voto 5.5: Meno determinante rispetto alle ultime prestazioni. Poche giocate in grado di dare superiorità numerica. Fatica a trovare la giusta posizione ed i corretti movimenti (dal 56’st Castillejos.v.).

Rebic, voto 5.5: Troppo leggero, patisce la stretta marcatura di Godin. Per tutta la partita viene lasciato solo e le sue caratteristiche non si addicono a questa tipologia di avversario e di gioco.

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Pioli, voto 5: Schiera la formazione migliore ma nel momento di difficoltà sbaglia praticamente tutti i cambi. Non si capisce la scelta di inserire Meitè e l’attesa nello schierare Mandzukic in una partita che negli ultimi venti minuti si è sviluppata su lanci lunghi.

CAGLIARI

Il Cagliari, guidato da Semplici, è apparso una squadra in buona forma fisica. Il calcio praticato è molto concreto. La versione modello “catenaccio” di una squadra che non ha più nulla da perdere lascia tutti attoniti.

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Cragno: voto 6; Ceppitelli: voto 6; Godin: voto 6.5; Carboni: voto 6; Nandez: voto 6.5; Deiola: voto 6; Marin: voto 6; Lykogiannis: voto 6; Nainggolan: voto 5.5; Joao Pedro: voto 5; Pavoletti: voto 6.

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