Napoli
IL PUNTO DI GA7 – Milan-Napoli 0-1: carattere e meritocrazia
Carattere e meritocrazia, le due parole con cui si può riassumere la vittoria di San Siro contro il Milan.
Un Napoli che lotta su ogni pallone, sempre pronto sulle seconde palle, che non si disunisce mai e – soprattutto – che non si consegna all’avversario. Quest’ultimo aspetto, purtroppo, non è un dettaglio, considerati gli ultimi mesi in casa azzurra.
Gattuso schiera una squadra di qualità. Davanti i tre piccoletti, ed a centrocampo Demme la spunta sull’ultimamente pessimo Bakayoko: tutte scelte rivelatesi corrette, visto il risultato.
Il Milan ha sicuramente tutti gli alibi del caso: infortuni, giorni di riposo in meno, viaggio che grava sulle spalle della squadra; mentre il Napoli, d’altro canto, ha potuto godere della tanto attesa “settimana tipo”, che non è servita tanto per recuperare pedine (che sono state addirittura perse), quanto per preparare al meglio il match.
Gattuso ha dimostrato che, quando riesce ad allenare i suoi giocatori, riesce a portare a casa un risultato importante anche dal punto di vista del gioco, e gliene va dato atto. Si tratta sì di un pregio, ma allo stesso tempo di un difetto: l’incapacità di gestire una rosa giocando ogni tre giorni (non è facile, soprattutto quest’anno) è un limite enorme a certi livelli.
In ogni caso – per 60 minuti – il Napoli fa una partita di grande abnegazione tattica, mettendo in grandissima difficoltà il Milan, che fatica ad uscire.
Il match lo decide (ancora) Matteo Politano con un destro preciso ma fortunoso che si insacca alle spalle di Donnarumma.
Ovviamente, non mancano le critiche per quanto riguarda la prestazione arbitrale. Il Milan recrimina un rigore su Theo Hernandez, che, con l’aiuto del VAR, viene rivisto e non convalidato.