I nostri Social

Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – Lo SPEZIAle

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 5 minuti

Lo speziale, nel medioevo, si occupava principalmente della preparazione di medicine, vendute assieme a spezie ed erbe medicali. Vero alchimista e artigiano della chimica, nella bottega vi si trovavano profumi, essenze, colori per pittura, carta e cera per candele.

L’assonanza particolare poco centra con l’avversario della Roma, lo Spezia, la cui etimologia viene da altro, ma il gioco di parola mi aiuta nel definire la straordinaria, drammatica, alchimia di fattori messa in piedi da un’artista del settore.

Si era già parlato della debacle nel derby e degli strascichi possibili. L’eliminazione in coppa con i liguri sta diventando tradizione, come “Una poltrona per due” a Natale, ma di fronte all’accettazione (o rassegnazione) che i due eventi possano verificarsi, subentra il genio: quello che fa sbagliare a Mayoral 4 gol che forse pure Fabio Junior e ti costringe ai supplementari, dopo insperata doppia rimonta; quello che ti fa fare il record di due espulsioni in 20 secondi e, in 9, subire gol di testa dall’unico giocatore che Brunetta guarderebbe dall’alto in basso; quello che mette Pellegrini a spiegare a Fonseca che sei cambi non si possono fare.

Pubblicità

Quello che succede dopo è uno dei punti più bassi della storia della Roma: labiali rubati, voci di risse sfiorate, allenamenti ammutinati e frattura Fonseca-Dzeko, con quest’ultimo “infortunato” per il rewind con gli spezzini, crocevia per un allenatore, mai amato né dalla squadra né in fondo dalla dirigenza.

Pronti via i giallorossi cominciano avanti, cercando i loro fraseggi, ma il pallino è ligure. Al 17′ Pellegrini liberato da Spinazzola serve un assist al bacio a Mayoral che non può sbagliare l’1 a 0. Pochi minuti ed arriva il primo pasticcio: rimpallo fantozziano Smalling-Kumbulla, ne approfitta Farias che angola piano, Lopez allunga un pallone facile facile per il tap in di Piccoli.

A parte una bella parata di Provedel su Pellegrini da fuori, il primo tempo si chiude così, praticamente nel nulla.

Pubblicità

Seconda frazione più vivace con micidiale 1-2 giallorosso. Veretout porta avanti il pallone centralmente dopo passaggio di Mayoral, chiude il triangolo per lo spagnolo che tocca in avanti e fredda Provedel all’angolo.

Tre minuti e ancora lo spagnolo di tacco per il ritrovato Spinazzola che si invola, entra in area e crossa basso sul secondo palo per l’accorrente Karsdorp: 3 a 1.

Partita in ghiaccio? Manco per niente. Galabinov serve Farias che finta bene su Kumbulla e accorcia poco dopo. Sarà Carles Perez a tenere in piedi la partita, mangiandosi l’impossibile (su tutti il tap in a porta vuota sul tiro respinto di Pellegrini) fino all’89’, quando l’insospettabile Smalling fa un liscio alla Pau Lopez in coppa, lasciando all’ex Verde il gol del pareggio.

Pubblicità

Ancora l’alchimsta penserete. Uno dei pupilli di Fonseca, lo tradisce all’ultimo. Chiamatelo cuore o culo, ma nel recupero accade l’impossibile. Ancora Spinazzola per Bruno Peres, controllo di petto e tocco per il migliore in campo, Pellegrini…4 a 3.

Esplosione incontenibile, corsa a perdifiato, tutti abbracciati e Fonseca indemoniato che salta sul grappolo di giocatori. La sua faccia mentre esce dal campo mi ha fatto tenerezza.

Pau Lopez riparte da gennaio, come lo scorso anno, portiere inaffidabile coi piedi e senza, la sensazione è che i compagni la pensino uguale. Male Smalling. Ho la risposta del perchè Kumbulla e Perez giochino poco: la doppia sfida con lo Spezia è impietosa. Meglio Spinazzola e contento per Karsdorp. Sottotono Villar, corretto Veretout. Bravo Mayoral a rifarsi, media gol altissima, il ragazzo non è un campione ma sa muoversi e attaccare la profondità.

Pubblicità

Sono sempre critico con Pellegrini, voglio sempre di più. Della partita mi frega poco anche se è stato il migliore in campo. Del gol vittoria, dell’assist mi interessa niente. Ma lo sento parlare, lo guardo negli occhi e nella postura e per la prima volta vedo il capitano che merito per il futuro…è là, sta a lui tirarlo fuori.

La vittoria non cambia la situazione. Pur non giocando bene la Roma è in partita contro uno Spezia gagliardo. Forse sono più contento di aver vinto così, col cuore, con fatica , con sacrificio. Una vittoria larga non avrebbe avuto lo stesso effetto scossa che, spero, parta da qui.

Fonseca rimane in bilico o magari domani va a casa comunque. O magari va a casa Dzeko, se arriva l’occasione, a torto o ragione reo di un fatto grave come il rifiuto di allenarsi. A me di Dzeko o Fonseca frega poco ora, conta la Roma e il progetto che ci deve essere. Le voci dei “topini” di Trigoria sono una costante, neanche Capello riuscì a stroncarle del tutto.

Pubblicità

Poi tutto si romanza e si ingigantisce: ma davvero si pensa che possa uscire voce di una rissa all’uscita dal campo 3 giorni dopo la partita? A Roma? Dzeko, il senza attributi, non è un leader, non trascina la squadra, è troppo buono…ora devo credere che “pista” la gente e si colora la faccia stile Braveheart a guidare rivolta?

L’insoddisfazione del bosniaco è evidente da Siviglia e molti sono stati i richiami al tecnico, ma chiaro che parole pesanti son volate e se la società ha deciso, giusto così, anche se fa male.

Dal canto suo Fonseca, sempre in discussione in azienda, non rappresenta il sogno di nessuno in panchina. Personalmente neanche il mio, ma ne ho lodato l’ottimo lavoro di quest’anno, il bel gioco e il recupero di casi disperati. Non dovrebbero essere due partite a minare questo lavoro, al netto di errori gravi, come non rendersi conto (2 volte) che lasciare solo Ibanez 70 minuti col “fantasma dello Spinazzola passato”, facendo fare il porco comodo ad Hakimi e Lazzari, è follia…dare poi la colpa solo al brasiliano è meschinità.

Pubblicità

Eppure quando ho visto la faccia ai sei cambi…ricordava la famosa GIF di John Travolta che si guarda intorno spaesato…quella faccia è uno dei momenti sportivi più bassi della storia, secondo solo alla prima conferenza di Andreazzoli e mi ha lasciato ammutolito e triste. Lì ho avuto dubbi, in quegli occhi non ho visto l’”allenatore” che serve a Roma.

La Roma ha vinto ma poco importerà perché domani si parlerà d’altro, intanto è terza a 6 punti dalla vetta. Intanto la Roma mi ha smentito, a me, che temevo un’altra vergognosa Roma-Cagliari del 2013. Domani si parlerà di Mazzarri (vojomorì), Allegri, Dzeko e Fonseca..

Piccola nota a margine: lo speziale, preparava anche gli inchiostri, primo materiale del giornalista, artigianale, non in serie e quindi prezioso e da centellinare. Anche se oggi si usa inchiostro virtuale, domani abbiatene comunque rispetto…non sprecatelo per scrivere stronzate, lo faccio già io.

Pubblicità

 Follow us!

FacebookFacebookYoutubeTwitter

in evidenza