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Angolo del tifoso

ANGOLO SPEZIA – Un bel presepe

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Diciamolo subito: è stato uno Spezia bruttino quello che ha giocato a Crotone e giustamente ha meritato di perdere.

Al netto di un primo tempo comunque più che accettabile, la squadra aquilotta gioca una ripresa in maniera irriconoscibile rispetto alla squadra che si era vista fin qui in campionato.

Un passo indietro che nessuno si aspettava, neanche i giocatori o il mister e forse già questa è la prima chiave di lettura per capire uno dei motivi di questa sconfitta.

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Sicuramente l’uno – due subito dagli squali calabresi a inizio ripresa ha tramortito i giocatori a livello psicologico, ma non si capisce se la facilità con cui gli attaccanti calabresi hanno infilato in velocità i difensori spezzini sia dovuta solo ad un cattivo posizionamento o a determinate caratteristiche fisiche degli avanti crotonesi.

Indubbiamente, gli interventi di​ Chabot, ad esempio, sono stati limitati dal cartellino giallo, preso dopo appena due minuti, ma questo non è sufficiente per spiegare una certa lentezza nel chiudere su Messias e compagnia.

Dopo appena sei minuti, infatti, sugli sviluppi di un corner, Messias lanciato in contropiede si porta a spasso Terzi in campo aperto e segna con un preciso rasoterra.

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Farias ristabilisce subito il risultato di parità, grazie ad un errore di Zanellato che gli porge un dolce col sac a poche che chiede solo di essere infornato nella porta di Cordaz.

Lo Spezia dopo l’uno a uno sembra poter operare addirittura il sorpasso, vedi Piccoli e le incursioni pericolose di Agudelo e Farias, tuttavia lascia spazi invitanti per Simi e soprattutto per il fluidificante di fascia Reca.

Sono campanelli di allarme questi, che inducono Italiano all’intervallo a lasciare in panca Salva Ferrer, già ammonito, a favore di Sala.

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Neanche il tempo di capire se tale mossa possa essere stata efficace, che Reca dirimpettaio di Sala, lo fa sedere con una finta a rientrare e segna il goal del 2-1.

Ancora si sentono in sottofondo le litanie non proprio natalizie di mister Italiano, che il Crotone segna il goal di Eduardo alla fine di un’azione che si sviluppa sul filo del fuorigioco, che vede il povero Sala salire in ritardo ( sul campo) ma in ascesa veloce nella classifica del televoto dei tifosi ( o sedicenti tali) da casa come peggiore dei giocatori spezzini.

A questo punto, i giocatori aquilotti paiono tramortiti e incapaci di cambiare l’inerzia della partita.

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Corrono a mille i giocatori del Crotone sulle ali dell’entusiasmo, mentre lo Spezia sembra fermo, come le figure dei personaggi del presepe luminoso di Manarola, che è stato acceso pochi giorni fa.

Si accende ancora, invece, il Crotone che a un giro di lancette dal termine trova anche il quarto goal, ancora con Messias, che passa tutti in velocità come Hamilton, facendo sembrare la difesa spezzina lenta come la Ferrari di questi mesi.

Per fortuna di Provedel la partita finisce qua.

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Ad Italiano il compito di resettare mentalmente la testa dei giocatori che sono chiamati ad un pronto riscatto fra tre giorni contro il Bologna.

Niente di grave. Un incidente di percorso può capitare, ci saranno altre albe e altri campi da conquistare.

Il prossimo però sarò il campo amico dell’Alberto Picco che si spera possa far valere la sua legge e il suo alone di miticità, seppur senza spettatori.

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In attesa di capire se e chi sarà impiegabile in attacco (Nzola in attacco in questo momento è imprescindibile), volgiamo subito pagina ed evitiamo inutili processi o giudizi troppo pessimistici.

La serie A è questa e anche noi tifosi dobbiamo dimostrare di essere più equilibrati.

Abbiamo sofferto per anni in serie C, possiamo anche imparare a soffrire cercando di stare in serie A con la fierezza e la caparbietà di chi non vuol mollare mai.

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