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Lazio, i dolori del giovane Ciro: Immobile prigioniero dei tamponi

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Ciro Immobile è prigioniero dentro una farsa dai contorni tricolori. Il centravanti della Lazio non riesce ad uscire dell’incubo che lo sta costringendo a rimanere chiuso in casa senza poter fare quello che più gli piace: giocare a pallone. Dopo l’ulteriore stop prima di Lazio-Juventus imposto dalla Asl Roma 1 Ciro ha sperato fino all’ultimo di poter rientrare in gioco per la partita di ieri sera Italia-Polonia. Ma ancora una volta è arrivato lo stop per un tampone dubbio. Si perché il calciatore veramente positivo non lo è stato mai. Sempre alcuni controlli incerti alternati ad altri negativi.

Come racconta Luigi Salomone, sul Tempo in edicola oggi, nel fine settimana il bomber della Lazio ha effettuato tre analisi in differenti laboratori anche privatamente che non hanno dato risultati univoci: Due negativi e uno positivo al gene N. Una situazione paradossale che apre scenari e riflessioni in ordine sparso.

I dolori del giovane Ciro

Il primo pensiero che sicuramente anche ad Immobile sarà balenato in mente è di trovarsi al centro di un gioco di potere più grande di lui. Una guerra che coinvolge altre persone con  la sua persona al centro del contendere.

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A pensarci bene se non fosse stato un calciatore a livello europeo forse tutto questo non sarebbe successo.  Non ci sarebbero stati i controlli Uefa e i tamponi negativi avrebbero confermato il suo stato di salute ottimo.

Adesso bisogna attendere ancora per capire e sapere se e quando potrà rientrare. Perché nell’incredibile paradosso di questa vicenda c’è l’ultimo colpo di teatro. Nel protocollo Figc infatti c’è una parte che recita testuale:

In assenza di sintomi da almeno una settimana le persone potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi“.

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Quindi Immobile potrebbe tornare in campo anche senza un tampone negativo ma c’è un altro problema: Ciro i sintomi non li ha avuti mai. Quindi quando partono i 21 giorni? Dalla febbre dello scorso inverno?

(Foto sslazio.it)

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