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ÇA VA SANS DIRE – Foglie sull’albero d’autunno

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Ca va sans dire Ciro Romano
Tempo di lettura: 2 minuti

 Era una ragazza non più lunga di una mano, elegantemente vestita con una foglia secca riquadrata. Tendeva a una leggera pinguedine. J. M. B.

Col Mercato aperto si riflette a cuor leggero. Piazzi il colpo, ribalti il tavolo e se sciocchezza hai detto finisce lo stesso in gloria.
M’affretterò pertanto a disquisir di Juventus, del nostro calcio Vostra Signora. Di Fatima vien d’aggiungere, tanti misteri cela.
Il benservito a Sarri era intriso di sdegno, eppure ad oggi il Re appare ancor più nudo.
Da Ronaldo in giù – forse è meglio da Marotta in poi – le idee sembrano abbastanza poche, di certo confuse.
La stessa scelta di Pirlo non dirò ch’è stata improvvisata, ma proprio ragionata non mi pare. Sennò – abbiate pazienza – sette giorni prima non lo presenti quale allenatore dell’Under23. Ché va bene le TreStelle, la Dinastia Agnelli, la Casa Sabauda e cos’altro piace a Voi, ma proprio fessi non siamo.
Un giochino simile riuscì a Lotito con Inzaghi, ripescato di notte a Salerno quando Bielsa sbatté la porta. Per dire che a volte funziona, per carità. All’uomo che è, prima ancora che al Campione ch’è stato, auguriamo le migliori fortune.

Trilli Campanellino lo chiamavano da ragazzo. La bacchetta magica servirà quantomeno a sistemare il disordine.
La Società dei Pasticcioni, dodici mesi dopo, s’è ripetuta. Ricordate con Sarri? Inseguirono Lukaku – invano – ma si ritrovarono sullo stomaco Higuain: per amor di Patria se lo fecero piacere e tacquero.
Quest’anno s’era preso Dzeko, si pensava. Indifferenti a De Laurentiis, Milik e latitudini tanto lontane che nulla dovrebbero influire sulle scelte di una pretendente alla Champions. Tant’è, poi hanno bussato alla porta di Paratici. “Muoviti, si libera Suarez. Prenota l’esame“. Solo per il Garbo – Benvenuto! – della Testata che mi ospita non dirò cosa penso sul punto. Ma agli interessati non piacerebbe.
La giostra del Pistolero s’è fermata a Madrid, era libero Morata ed amen. Non c’è che dire, Programmazione!

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Aracne chiamavano il Mister quand’ancora incantava sul campo. Servirà tutto il talento della Tessitrice d’Asia Minore a dare un volto alla poltiglia informe cui è ridotto il centrocampo. Che dopo Pirlo ebbe in Pjanic una trasfusione di classe: ma ora? Vedremo Arthur, sembra tuttavia mancare sia l’utile che il bello.
A tal proposito, dicono si insegua Chiesa, per il quale sacrificare Douglas Costa. Orbene, il primo sarà sicuramente meglio del secondo: ma fino a che punto? Se proprio si vuol spendere a Firenze – attenzione: spendere! – nel Firmamento Azzurro è nata una stella che già brilla di luce propria, e tra un po’ ad abbagliare sarà il prezzo. La chiave è Castrovilli: investimento da fare prima di subito, lì sotto gli occhi.
Ho paura, tuttavia, che sia cominciata pure a Vinovo la stagione dei saldi. Nel qual caso, poco sotto Firenze suggerirei l’outlet di Incisa.

Nemmeno troppo distante vive un ex bancario, fumatore incallito per diletto allenatore. Non si sente da un po’, ma dicono se la rida sotto i baffi.

 

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