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Roma, capitan Dzeko tra “esubero” e permanenza

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Edin Dzeko non vuole lasciare Roma. Ormai non sa più come dirlo: incontri con la dirigenza, fotografie su Instagram, interviste pre e post partita. Fatto sta che lui, da Roma, non vuole andar via; “Capitano finché vorrà”, afferma il CEO dei giallorossi Fienga. “Capitano, mio capitano” potrebbe dire Paulo Fonseca, che secondo Sky è fermamente contrario alla cessione del suo numero nove.

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Guido Fienga, dal canto suo, è stato molto cauto. Cauto e coscienzioso. Da un lato ha confermato che Dzeko a Roma non è di troppo; dall’altra, ha scaricato sul bosniaco ogni “colpa” di una futura cessione. Cessione che, però, sarà orchestrata proprio dalla Roma.

E’ indubbio che la nuova società capeggiata da Dan Friedkin voglia inaugurare un nuovo corso. Cosa che non può prescindere dalle cessioni, importanti o meno che siano. A riportarlo, in funzione del luogo comune, è il Messaggero: quantomeno undici calciatori dovranno andar via da Roma. E’ qui che la figura di Dzeko prende sempre più le sembianze di un “esubero di lusso”, con una permanenza importante quanto una cessione: che resti o vada via, farà le fortune del club. Due difensori, un esterno – forse due – e un attaccante. Una punta capace di riportare la Roma a grandi livelli. E di chi prenderà il posto? Del bosniaco, ovviamente. Sempre se andrà via.

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La cessione di Dzeko diventa così molto più complessa di quanto poteva sembrare a colpo d’occhio. Sarà un successo per tutti, a prescindere da come finirà. Alla finestra rimane la Juventus. Il cui primo obiettivo, però, rimane Luis Suarez.

L’uruguayano però continua ad avere problemi col passaporto, e per gli extracomunitari la Vecchia Signora ha già esaurito i posti a disposizione. Tornerebbe quindi in gioco la pista bosniaca, frenata ma mai chiusa del tutto; certo, ci sarebbe da convincere proprio Dzeko, titubante già all’inizio di tutta la storia. Un groviglio di rovi sempre più intricato, dove parole si mischiano a fatti, delle opinioni vengono considerate dichiarazioni ed il tempo, reale sovrano del ginepraio, che osserva sempre più da vicino. Qualcuno dovrà trovare una soluzione, e in fretta. E non è detto che renda tutti felici.

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