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Milan-Donnarumma, questione di percentuale

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Gigio Donnarumma vuole rimanere a Milano, questo è un dato di fatto. Il portiere classe ’99 al Milan è cresciuto, ha debuttato in Serie A e la considera la propria squadra del cuore; certo, il mercato è fatto di tante sfaccettature, giocare a calcio è pur sempre un lavoro e, di fronte ad un’offerta più vantaggiosa, è giusto che ci pensi un momento su.

Per il Milan, la priorità ora resta il rinnovo di Ibrahimovic, artefice principale del “risollevamento” dei rossoneri in classifica, dopo un anno che sembrava ormai perso a rincorrere vecchi fantasmi e pentimenti. La sua conferma, con quella di Pioli, rimandano l’immagine di una società che ha preferito evitare l’ennesima rivoluzione, favorendo invece un cambiamento interno già noto e apprezzato. D’altra parte, il contratto di Donnarumma scade nel 2021: c’è bisogno di una spinta seria e sicura al suo rinnovo, essendo lui un altro tassello fondamentale della squadra.

Come riporta Calciomercato.com, molto sembra poter essere una questione di “percentuale”. Una percentuale da dover dare a Mino Raiola, agente del calciatore, di fronte alla sua futura cessione. Un accordo, quindi, con una data di scadenza gestita dal procuratore, che permetterà al Milan di rinnovare così come di guadagnare da una potenziale cessione, ed a se stesso di ottenere una parte della somma totale spesa per il futuro acquisto. Una richiesta, questa di Raiola, che ricalca in effetti quello che è accaduto al passaggio di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United: anche lì, Raiola ottenne una percentuale sui cento milioni spesi dai Red Devils. Certo, la volontà del Milan sarebbe quella di blindare Donnarumma: ma così il gioco vale davvero la carriera?

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