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FISCHIO D’INIZIO BOLOGNA – Col Torino, 14 scudetti in campo
Tanti anni fa poteva essere una partita scudetto o quanto meno per i primi posti in classifica. Oggi è una sfida, l’ultima di questo strano campionato, che lascia l’amaro in bocca ad entrambe le compagini.
Il Torino di Cairo, se vogliamo, ancora peggio del Bologna di Mihajlovic. Il presidente del Toro è uomo sapiente ed intelligente e sa che dovrà rivoluzionare la squadra partendo da una guida tecnica completamente diversa. Il momento del grande cambiamento è arrivato. La rosa dei giocatori che era stata ritoccata e rinforzata nelle ultime stagioni dovrà essere smembrata e assemblata dal tecnico che aprirà un nuovo ciclo, una nuova storia. Sembra che il nome più accreditato a questo nuovo progetto sia Marco Gianpaolo, che dopo la sua esperienza negativa al Milan avrà certamente voglia di rivalsa.
Il Torino con i nomi che ha, fra tutti Belotti, non era immaginabile arrivasse all’ultima sfida di campionato appena salvo per un punto. Dall’altra parte troviamo un Bologna svuotato, che dopo aver compreso che l’Europa era un miraggio ha lasciato per strada prestazioni e punti. Certamente la classifica è migliore rispetto a quella dei granata ma le delusioni del mister e della società ci sono state, eccome.
Mihajlovic dopo la pessima figura dei suoi contro la Fiorentina ha dichiarato che forse era meglio non presentarsi per l’ultima di campionato. Il mister preferisce arrabbiarsi ma non sopporta essere deluso. La squadra, specialmente in qualche suo elemento ha dato segnali di mediocrità. Ora la valutazione della società sui giocatori da confermare o meno deve essere fatta bene, con i giusti elementi e velocemente.
Sabatini molto garbatamente dice che il Bologna non caccia nessuno, ma evidentemente troverà le strade economiche e sportive più adeguate per chi non farà parte più del progetto Mihajlovic.
Ci sono poi giovani di teoriche grandi speranze come Svanberg e Skov Olsen su cui occorre fare più attenzione. Nella storia ci sono innumerevoli casi di società che non hanno saputo attendere l’esplosione dei giovani talenti, li hanno venduti e dopo qualche anno valevano oro. Altri profili come Orsolini e Sansone vanno invece considerati molto dal punto di vista della tenuta mentale. Una volta si diceva molto bravi in allenamento ma poi alla domenica….
Anche la questione portiere dovrà essere affrontata. Skorupski fra i pali è uno dei migliori portieri della serie A, in uscia e con i piedi deve ancora migliorare tanto. Occorre capire se il portiere polacco ha margini di miglioramento laddove è in difficoltà oppure cambiare e puntare su un altro numero uno.
L’ultima di campionato vale sempre tre punti. I rossoblu possono arrivare noni o dodicesimi in classifica, dipenderà dall’incrocio dei risultati. Finiamo bene per dare un senso al lavoro di un anno intero.
Torino e Bologna sono squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano, che hanno vinto sette scudetti a testa, che hanno tifoserie dal palato fine. Potrebbero tornare ad essere le squadre che erano. Temute, rispettate e forti anche in Europa.
I due presidenti, Cairo e Saputo, hanno le capacità imprenditoriali per raggiungere obiettivi sportivi all’altezza.
Le grandi squadre devono imparare a vincere sempre e comunque anche l’ultima di campionato con sol i tre punti in palio.
