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ANGOLO DEL TIFOSO NAPOLI – Napule è… due punti persi in un’amichevole estiva

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Napoli – Milan è sembrata una classica partita da torneo estivo, giocata da due squadre in generale belle da vedere e ricche di giocatori interessanti.

La colpa è, forse, dello stadio senza pubblico o, piuttosto, della seconda serata di una torrida domenica di metà luglio in cui s’è giocato.

Molto bravi tra i rossoneri Theo Hernandez (che se migliora in difesa ha pochi eguali nel ruolo), Bennacer e Kjaer. Il Milan, in ogni caso, ha pareggiato senza dannarsi l’anima, di fronte ad un Napoli il cui primo tempo è stato tra i migliori in assoluto quest’anno.

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Gli azzurri avrebbero potuto vincerla se fossero stati più precisi ed incisivi nei primi quarantacinque minuti, se avessero avuto una direzione di gara più attenta (al di là del rigore di Maksimovic, manca un’espulsione ad Hernandez e – forse – una massima punizione su Elmas) e se Milik, entrando, ci avesse messo anche solo la metà della grinta e determinazione di Mertens o Callejon (che ha mixato giocate pregevoli a gravi errori davanti al portiere).

Per quel che valgono ormai da qui alla fine questi match, è bene giocarli con questo piglio, in ogni caso.

Mostrando a tutti lo strapotere difensivo di Koulibaly, nettamente il migliore di tutti i ventidue in campo, la classe stratosferica di Mertens (presente in ogni dove) e le enormi potenzialità che questa squadra ha, se lima un po’ di dettagli nei movimenti a centrocampo.

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Gli automatismi davanti sono ormai routine, con Zielinski e Fabian Ruiz che crescono visibilmente in armonia e sintonia, ma devono ancora diventare perfetto ingranaggio con Lobotka e/o Demme.

E’ indubbiamente un peccato non aver portato a casa i tre punti, ma il Napoli sta bene, è sereno ed ha le idee chiare.

L’applicazione tecnico/tattica è totale e Gattuso, dalla panchina, chiama marcature, passaggi e giocate.

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Questo strano campionato finirà ormai tra meno di venti giorni, periodo in cui si giocheranno ben sei giornate.

Nella rotazione inevitabile della rosa andranno più spesso in campo, tra gli altri, Politano, Lozano e Milik.

Anche attraverso loro tre passano i punti che, tra i diciotto disponibili, si raccoglieranno di qui alla fine.

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Il lavoro di squadra, si sa, divide i compiti e moltiplica il successo.

Napoli-Milan finisce con l’amaro in bocca, ma anche con l’auspicio (che per ora è fervida speranza) che – continuando il percorso intrapreso – tutti i punti persi quest’anno saranno recuperati l’anno prossimo.

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