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#LBDV – Buon compleanno de Jong, voetbal visionair

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Compie oggi 23 anni Frenkie de Jong, centrocampista del Barcellona passato dall’Ajax. Talento, visione di gioco e classe per il biondino di Arkel, messi al servizio di Ronald Koeman e Quique Setien.

CARISMA INNATO

23 anni e classe 1997 ne fanno ancora un ragazzino, ma Frenkie de Jong ha già ampiamente dimostrato di essere un leader dal carisma innato. La sua carriera giovanile non è delle più convenzionali: esplode nel Willem II, non di certo uno dei vivai più rinomati d’Olanda, eppure cattura l’attenzione dell’Ajax, sempre in cerca di giovani diamanti grezzi da modellare. Ad Amsterdam, Frenkie ci mette poco per dimostrare di che stoffa è fatto: con Ten Hag in panchina, infatti, diventa il leader del gioco, tanto da prendersi anche le chiavi del centrocampo dell’Olanda, ad appena 21 anni. Dopo 57 presenze con i Lancieri, arriva la chiamata che non t’aspetti, a meno che tu non sia olandese, talentuoso e dall’innato carisma: il Barcellona sborsa quasi 90 milioni (bonus compresi) per portarlo al Nou Camp. Un percorso quasi naturale se sei, come dicevo, giovane, talentuoso e olandese.

VOETBAL VISIONAIR

Frenkie de Jong, nonostante la giovanissima età, è un calciatore ‘vecchio’ di impostazione ma moderno. “Vecchio” perchè all’apparenza sembra il classico mediano che facilita l’uscita della palla dalla difesa. “Moderno” perchè interpreta il ruolo in chiave attuale, reinventando i dettami tattici classici del regista. de Jong è innamorato del pallone, tanto da cercarlo con insistenza e volerlo sempre tra i piedi. Comanda e dirige il gioco come solo i migliori sanno fare, ma lo fa… a modo suo. Glaciale con la palla tra i piedi, ma occhi puntati in avanti: ama le verticalizzazioni con lanci filtranti e creare occasioni pericolose. Un marchio di fabbrica, tuttavia, è la progressione palla al piede: ama essere ‘sfidato’ dagli avversari, per poi ripartire ed imbastire una nuova trama offensiva.

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SEMPLICEMENTE FRENKIE

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Capire il modo di interpretare il calcio di Frenkie de Jong è difficile. Non è impostato, non ha regimi tattici che ama seguire. La mancata trafila nelle giovanili dell’Ajax, ne ha fatto un calciatore ‘anarchico’ in alcuni frangenti, ma estremamente efficace. Nasce regista, ma agisce bene anche da mezzala. Frenkie de Jong è ancora uno splendido pezzo d’argilla, da modellare per far emergere il suo talento, innato e cristallino. Ricorda Andrea Pirlo per la freddezza nello gestire il pallone negli spazi stretti, sempre lì, a ridosso della propria area di rigore. Dal maestro di Flero, Frenkie de Jong sembra abbia preso anche il dettare i tempi di gioco: velocizza e rallenta, abbozza improvvise accelerate e sa quando gestire. Ma ha una particolarità, ha una progressione che spezza il ritmo: con la palla al piede, al Camp Nou ricorda l’illusionista Iniesta, uno che incantava quando partiva in dribbling. Non è un calciatore impostato, è… semplicemente Frenkie.

PERCORSO NATURALE

Se sei giovane, talentuoso ed olandese, il tuo futuro sembra già scritto: prima l’Ajax, poi il Barcellona ed infine la consacrazione mondiale. E Frenkie è sulla buona strada. Arrivato in Catalogna dopo l’irripetibile stagione con l’Ajax, de Jong si sta inserendo negli schemi del Barcellona. Il ‘dualismo’ con Sergio Busquets lo ha portato a giocare principalmente mezzala: i risultati, per il momento, non sono ancora esaltanti. La stoffa c’è, l’impronta sulle gare anche, ma sembra un pò ‘soffrire’ la maggiore mobilità. E’ un calciatore intelligente Frenkie e sa che è solo questione di tempo prima di esplodere definitivamente anche al Barça. Ma del resto ha appena compiuto 23 anni, di tempo per incantare ne ha. Eccome se ne ha.

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Gelukkige Verjaardag Frenkie, voetbal visionair.

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